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La Borsa affonda

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Draghi: manovra giusta

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Tonfo per Piazza Affari che, trascinata dal comparto bancario, registra una flessione dell'1,89% a 19.361 punti. Alle 10.50 circa l'indice Ftse Mib ha segnato un crollo verticale che, alcuni esperti, spiegano con alcune manovre speculative da parte degli investitori che stano realizzando fortissime vendite allo scoperto. Non solo: a preoccupare gli analisti è anche il 'ritoccò ai titoli di Stato. Nuovo record per lo spread tra Btp e Bund. Il divario fra il rendimento dei titoli di Stato italiani e quelli tedeschi sale a 228 punti. Una variazione che, per gli esperti, fa temere un ritocco delle società di rating sul Sistema Italia. A guidare i ribassi è Unicredit che, dopo essere stato sospeso per eccesso di ribasso, lascia sul terreno il 4,56% a 1,2760 euro dopo aver toccato un minimo di 1,2490 euro. Secondo rumors l'istituto di Piazza Cordusio non esclude l'ipotesi di ricapitalizzazione. Male le popolari: Bpm tocca quota 1,5830 euro (-3,06%), Banco Popolare perde il 3,03% a 1,4720, mentre Ubi Banca registra una flessione dell'1,16% a 3,7580 euro. Ribassi anche per Mediobanca a 6,46 euro (-2,71%), Intesa Sanpaolo a 1,6830 euro (-2,89%) e Mps a 0,5275 euro (-0,75%) nell'ultimo giorno dell'aumento di capitale. ITALIA SOTTO PRESSIONE L'Italia finisce sotto pressione sui mercati, in un quadro di rinnovate tensioni tra timori su rischi di "contagio" della crisi debitoria che ha coinvolto Grecia, Irlanda e Portogallo. In un contesto generale già teso, dopo giorni in cui diversi sviluppi negativi da parte delle agenzie di rating avevano riacceso gli allarmismi, l'Italia sembra risentire del complicarsi del clima politico, che potrebbe ripercuotersi sul passaggio parlamentare della manovra di aggiustamento pluriennale dei conti pubblici, appena approntata dal governo. I titoli di Stato italiani subiscono pressioni ribassiste, che si riflettono con aumenti dei rendimenti e ampliamenti del divario (spread) rispetto ai bund della Germania. A scatti oggi questo differenziale ha segnato ripetuti record, mentre la Borsa di Milano subisce netti ribassi, al meno 1,92 per cento nel primo pomeriggio, con pesanti perdite dei titoli bancari, tra i più legati all'andamento delle emissioni del paese. Tra Btp a 10 anni e equivalenti tedeschi lo spread è arrivato a raggiungere 233 punti base, secondo i dati di Bloomberg, superando il primato di 225 punti base toccato ieri. Materialmente significava che in quel momento, per trovare acquirenti disposti ad assumersene il rischio, i Btp decennali già scambiati sul mercato dovevano offrire un rendimento di 2,33 punti percentuali superiore agli equivalenti tedeschi. Peraltro con il passare delle ore l'allarmismo ha finito per zavorrare anche le altre piazze europee, mentre pressioni si sono create anche sui bond di Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna. L'euro è tornato ad indebolirsi a 1,4259 dollari.    

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