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Fiat, Marchionne: "Vedrò Bonanni e Angeletti entro questo mese"

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L'ad di Fiat Sergio Marchionne

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"Sì, la data c'è. Succederà nel mese". Così Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, risponde a chi gli chiede del suo prossimo incontro con Raffaele Bonanni, leader della Cisl, e con Luigi Angeletti, numero uno della Uil per discutere del nuovo piano industriale. Il manager lo ha detto ai giornalisti a margine del lancio del Freemont, il nuovo crossover della Fiat, anche se non ha voluto svelare la data dell'incontro. E' una delle tante questioni su cui Marchionne è stato interpellato, in occasione della presentazione, da Monterotondo di Gavi, nell'alessandrino, della nuova creatura Fiat. "A perfect car", come l'ha definita l'ad del Lingotto. Sul Freemont, Marchionne ha sottolineato come il nuovo crossover sia uno dei buoni frutti dell'alleanza con Chrysler: "L'ho detto da tempo che avremmo avuto accesso a una serie di prodotti che non avremmo mai potuto costruire, adesso li abbiamo, bisogna sfruttarli", è il suo proclama entusiastico. Ha poi ricordato : "Abbiamo perso la Croma e la Multipla l'anno scorso, erano prodotti importanti, che avevamo bisogno di sostituire. Abbiamo perso anche la Phedra e l'Ulisse, dovevamo rimpiazzarli. Questa macchina è entrata nel momento giusto".  Attendendo il lancio della Lancia Thema, Marchionne spiega come il Freemont sia la macchina più alta dell'offerta Fiat, sia come volumi di vettura, sia come motopropulsori. In autunno arriverà la trazione integrale e il cambio automatico. L'USCITA DA CONFINDUSTRIA "Non ho scritto alcuna lettera", è stata la replica di Marchionne sulla possibile disdetta della Fiat. Ha poi continuato: "La nostra posizione su questa vicenda - ha spiegato - è assolutamente chiara. Abbiamo lavorato in modo molto preciso e dettagliato per arrivare a un livello di flessibilità necessaria per gestire gli stabilimenti e abbiamo ottenuto il voto favorevole della maggioranza dei lavoratori. A noi interessa solo questo. Resteremo in Confindustria solo se non è d'ostacolo". Quanto alla quotazione in Borsa della Chrysler, l'amministratore delegato del Lingotto lo esclude, almeno per il 2011, anche se in precedenza aveva risposto ai giornalisti che "è più facile fare la quotazione di Chrysler che la Fiat compri la quota detenuta da Veba".  

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