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Prada prevede più utili. Pronta per la Borsa

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Ilgruppo, che si prepara a debuttare alla Borsa di Hong Kong a fine giugno ritiene «improbabile che gli utili siano meno di 150,7 milioni di euro» con un incremento di oltre il 46% rispetto ai 103 milioni di euro del luglio 2010. Le stime sono contenute nel documento depositato presso l'HKExchange che contiene una presentazione del gruppo guidato da Patrizio Bertelli con un'overview sul business e uno sguardo alle prospettive future. Prada intende rafforzare la sua rete commerciale, questa è la strategia prevista, aggiungendo ai 319 negozi in gestione diretta presenti a fine gennaio, altri 80 punti vendita entro gennaio 2012, di cui 25 boutique nella regione asiatica. La crescita, stima il gruppo, procederà con lo stesso passo negli anni successivi fino al 2014. «Crediamo che ci sia ancora un notevole potenziale di crescita in AsiaPacifico» scrive Prada ma tra i rischi viene citato anche il sisma che a marzo si è verificato in Giappone e che potrebbe pesare sulle vendite. Gli asset nella regione valgono il 7,4% del totale e le vendite, nell'anno chiuso al 31 gennaio, sono corrisposte all'11% del totale. Il terremoto - precisa il gruppo milanese - non ha avuto effetti materiali e il business è tornato normale ma non possiamo garantire di non soffrire di un impatto a lungo termine. Le catastrofiche perdite di vite, business e infrastrutture potrebbero avere un impatto indiretto e ridurre la domanda sia da parte dei clienti locali che dei turisti». Il 2010 si era chiuso con un utile netto di 250,8 milioni di euro (+150%) e ricavi saliti oltre i 2 miliardi di euro (+31%). Comincia così l'avvicinamento all'offerta pubblica di collocamento che porterà sul mercato il 20% circa del gruppo milanese (oggi il capitale è al 94,9% controllato da Prada Holding e al 5,1% da Intesa Sanpaolo) con un'Ipo da 2 miliardi di dollari

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