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Un nuovo piano casa contro i veti

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Servirà a superare gli stop delle Regioni. Tremonti: il decreto a inizio maggio

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Ilministro dell'Economia Giulio Tremonti, nel suo intervento a porte chiuse alla Cassa dei Geometri, ha parlato del provvedimento che arriverà ai primi di maggio. L'obiettivo è di superare i vincoli con i quali le Regioni hanno di fatto bloccato la partenza della precedente edizione del provvedimento. Questo comunque nel rispetto della Costituzione. Diventerebbero possibili ampliamenti dell'abitazione del 20% e fino al 30% in caso di demolizione e ricostruzione. Tremonti avrebbe anche confermato le norme sui distretti mentre per le opere pubbliche verrebbero riviste le regole in materia di opere compensative dei capitolati d'appalto così come le riserve previste per le imprese. Insomma il ministro avrebbe spiegato di aver riformulato la normativa per renderla più operativa sul piano nazionale considerando che la precedente era stata bloccata de incidenti di percorso. Ci saranno norme «per il rilancio degli appalti di lavori pubblici - riferiscono i geometri - che devono vedere partecipi imprese edili e geometri, piuttosto che gli uffici legali che intasano i tribunali amministrativi». A questo proposito il ministro ha confermato che saranno posti limiti alle riserve nel meccanismo degli appalti pubblici. Il presidente dei geometri Fausto Savoldi ha sottolineato l'impegno della categoria «per cogliere tutte le opportunità offerte dai finanziamenti europei e per le quali già 6.500 geometri hanno manifestato il loro interesse». La semplificazione della Scia (la Segnalazione certificata di inizio attività, che sostituisce la Dia), «potrebbe rilanciare l'economia del settore costruzioni, nonchè gli appalti di lavori pubblici che devono vedere partecipi - dice il presidente Savoldi - imprese edili in grado di dare lavoro ai progetti dei geometri». Nel corso del suo intervento Tremonti avrebbe anche rassicurato la platea dei geometri sul fronte dei conti pubblici confermando che l'Italia non è messa male, ne' peggio di altri paesi, a eccezione della Germania che ha avuto una grande crescita, anche se, avrebbe sottolineato il ministro, noi italiani tendiamo ad autopenalizzarci.

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