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Più utili e dividendi per Generali nel 2010

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.I dati principali sono: un'utile netto a 1,7 miliardi di euro, in crescita del 30%, leggermente sopra le attese del mercato, un dividendo che torna a crescere a 0,45 euro, e nessun cambiamento in vista nella strategia degli investimenti. Infine nonostante il «no» di Bollorè la conferma che la joint venture con Ppf nell'Europa Centro Orientale conserva un «alto contenuto strategico». La compagnia prevede inoltre di chiudere il 2011 con un utile netto in aumento sul 2010. Cambiamenti in vista sul versante della governance, con l'assemblea del 30 aprile che sarà chiamata ad approvare una modifica statutaria per la quale la presentazione delle liste per il consiglio di amministrazione sarà riservata agli azionisti. In pratica, non sarà più possibile per il consiglio di amministrazione del Leone presentare la lista per il prossimo cda. La prerogativa da aprile in avanti sarà in capo ai soci (Mediobanca, Petr Kellner, Caltagirone, Effeti, Blackrock, eccetera). E, sempre in tema di governance, il ceo Perissinotto ha spiegato che la compagnia ha «investito molto lavoro su come prendere decisioni al massimo livello in modo più efficiente, più concentrato e dinamico, attraverso un'intensa consultazione interna. Credo che sia emerso un disegno solido, che ci permetterà di implementare decisioni in modo flessibile, con un nuovo, forte ruolo per il corporate centre, che è quello che serve in questi tempi difficili». L'assemblea del 30 aprile voterà anche per ridurre a diciotto i componenti del cda, visto che Leonardo Del Vecchio, dimessosi di recente, non verrà sostituito. Nel comitato esecutivo entra al posto dell'imprenditore dell'occhialeria Angelo Miglietta, rappresentante del socio Effeti.

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