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Tizzano: «Donne, giovani e innovatori il futuro concreto dell'intero settore»

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«Coldirettiè molto di più» spiega Vitangelo Tizzano, direttore Coldiretti Roma, «è un sistema che offre aiuti concreti e che può contare su aziende che lavorano sodo per migliorare le cose» Per questo le premiate? «Non abbiamo premiato solo gli appartenenti alla Coldiretti. Ottenere l'onorificenza di Cavalieri dell'agricoltura è un modo per premiare chi con coraggio e determinazione cerca di innovare e far crescere il settore». Ma perché è così importante? «Il premio assume un importante ruolo nell'evidenziare alcune storie imprenditoriali che possono divenire esempio per le imprese più giovani e per quelle alla ricerca di nuovi orizzonti e viene conferito agli imprenditori agricoli e a tutti i soggetti che si sono maggiormente distinti nella propria attività per progetti innovativi in agricoltura e che possono fungere da modelli per altri imprenditori». Come mai così tante categorie? «Perchè erano tutte importanti. Ci sono i giovani che sono la speranza per il comparto, gli anziani che hanno da offrire la loro esperienza, gli innovatori che hanno puntato sulla multifunzionalità per aprirsi a più realtà di mercato». Poi ci sono le donne? «Certo, un premio al quale tenevamo particolarmente. Sono sempre di più le giovani donne che investono la loro vita nel mondo agricolo, a volte a discapito della sfera personale, ma con sempre maggiore successo. Dimostrazione che l'agricoltura non è un mestiere per soli uomini» Perchè premiare i benemeriti? «Perché crediamo fortemente che non si possa vincere da soli, ma con l'aiuto di tutti. Per questo abbiamo premiato chi si è speso in progetti concreti e in attività culturali per il nostro comparto. Si tratta di amministratori, giornalisti e dirigenti che si sono resi disponibili a discutere con noi e costruire insieme realtà sempre più efficienti». C.L.T.

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