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A marzo le assunzioni alla Fiat di Pomigliano

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Lalinea di saldatura è a buon punto, tra breve partiranno i lavori per quella del montaggio. Poi, nell'ultimo trimestre, inizierà la produzione con l'obiettivo di fabbricare a regime al Giambattista Vico 270.000 vetture. L'avvio delle procedure di assunzioni, che saranno graduali in base alle esigenze tecnico-organizzative, è stato annunciato dalla Fiat ai sindacati metalmeccanici, Fiom compresa, e sono l'atteso segnale che il piano Fabbrica Italia diventa realtà e si va avanti secondo i tempi previsti. «Vengono smentiti tutti i profeti di sventura ed è confermata la scelta di responsabilità dei sindacati riformisti che hanno firmato l'accordo», commenta il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, mentre il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ribadisce che «gli accordi di Mirafiori e Pomigliano devono saltare». «So che è difficile - afferma - ma è una cosa che bisogna fare perché non è possibile entrare in quell'accordo dalla finestra». Soddisfatti gli altri sindacati. Antonio D'Anolfo, segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici osserva che «la partenza del piano Fabbrica Italia con le assunzioni dei lavoratori di Pomigliano è la vittoria di una linea sindacale concretamente mirata alla tutela dell'occupazione e del reddito». Grande soddisfazione è espressa dalla Fismic.

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