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In Brasile per affari Mondiali

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Adaffermarlo è Pietro Celi, Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico, nel corso della presentazione del progetto dell'Istituto nazionale per il Commercio con l'Estero (ICE), Italy for Sport, avviato nell'autunno 2007. Il piano coinvolge circa 270 imprenditori ed è finalizzato a stimolare la partecipazione delle aziende italiane alle grandi opere infrastrutturali, legate a eventi sportivi di alto livello. Celi, dopo aver affermato che quella brasiliana è «una delle economie più solide dal punto di vista macroeconomico», ha puntualizzato come «i Mondiali del 2014 e le Olimpiadi del 2016 in Brasile rappresentano una grande opportunità per le imprese italiane». Nel complesso, per i Mondiali di calcio, l'impegno finanziario è stimato intorno ai 20 miliardi di euro, mentre per le Olimpiadi del 2016 di Rio de Janeiro sono stati stanziati 13 miliardi di euro. Anche il Presidente dell'Ice, Umberto Vattani, ha sottolineato l'interesse crescente delle nostre imprese per il Brasile. In quella realtà, infatti, «le esportazioni italiane sono tornate a crescere a ritmi sostenuti: circa il 50% in più nei primi mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009». Sulla stessa falsariga di Vattani si è espresso il vicepresidente di Confindustria, Cesare Trevisani, che ha evidenziato come «in Brasile i maggiori investimenti devono essere compiuti nei settori delle infrastrutture e delle costruzioni».

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