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Scongiurato lo sciopero ma non i rincari

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Ilministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani incontrando i sindacati ha confermato il bonus fiscale sulla benzina anche per il 2011. All'ultimo momento è stata inserita nel testo del decreto Milleproroghe la deduzione fiscale forfettaria per gli esercenti, pari a 24 milioni di euro per l'anno prossimo. Su questa decisione avrebbe influito anche il pressing sul Tesoro esercitato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Le associazioni di categoria, ha spiegato il ministro Romani, chiedono sempre «che gli interventi siano strutturali e per fare un intervento strutturale occorre iniziare un confronto, prima con i petrolieri e poi con i benzinai, per definire il prezzo della benzina, del carburante e del gasolio». Il ministro Romani ha poi sottolineato che questo confronto potrà essere avviato «fin dai primi giorni del prossimo anno». Poi ha spiegato che, a fronte dei recenti rincari del prezzo di benzina e gasolio, «la quota della componente fiscale della benzina è la più bassa in Europa, dopo la Spagna». Se quindi in Italia, «il prezzo è poco superiore alla medie della Ue parte della colpa è del prezzo industriale, che è superiore alla media». Romani ha aggiunto che l'Italia «è l'unico Paese che ha una differenza di prezzo fra il servito e il self service e questo argomento sarà molto probabilmente oggetto delle trattative che inizieranno nei primi mesi del 2011 fra le parti». Gli automobilisti potranno mettersi dunque al volante senza la preoccupazione di non trovare impianti aperti, anche se sulla loro strada incontreranno nuovi rincari dei listini. Nella media nazionale, secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia, la verde è infatti arrivata a toccare 1,474 euro al litro e il gasolio 1,355 euro. Prezzi che al Sud, ed in particolare nelle Regioni dove sono in vigore le addizionali come Puglia e Campania, salgono a quasi 1,5 euro per la benzina e a 1,38 per il gasolio. Ora che la tensione con i gestori si è affievolita, torna all'ordine del giorno la riforma del settore carburanti, da sempre annunciata ma mai attuata. «Il sistema va riformato, ma non è possibile farlo con un atto d'imperio del governo», ha aggiunto Romani, annunciando un nuovo iter di discussione con le parti. Il protocollo d'intesa siglato al ministero lo scorso aprile con l'obiettivo di modernizzare la rete e far scendere i prezzi nel medio periodo non ha infatti ancora visto la luce. A settembre è stato revisionato per scongiurare un'altra minaccia di sciopero dei gestori e subito dopo è stato criticato aspramente dall'Antitrust proprio per le ultime modifiche apportate al documento.

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