Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Antitrust e Fiamme Gialle nella sede di Ina Assitalia

default_image

  • a
  • a
  • a

Lavisita è avvenuta secondo quanto risulta a Il Tempo lunedì scorso. Gli uomini inviati dal presidente Antonio Catricalà supportati dal nucleo della Guardia di Finanza si sono presentati negli uffici di via Bissolati per acquisire documentazioni e riscontri. Il riserbo sui faldoni consultati è massimo. Ma, secondo le indiscrezioni, l'Antritrust avrebbe acceso un faro sulle pratiche commerciali messe in atto dalla società assicurativa romana nei confronti dei clienti. Soprattutto nel Meridione. Le critiche dei consumatori sarebbero rivolte in particolare al comportamento dell'assicurazione nel cosiddetto «obbligo a contrarre» che è connesso alla stipula della Rc auto. Trattandosi di assicurazione obbligatoria per legge le società non possono rifiutarsi di offrire coperture assicurative agli automobilisti. Un obbligo che spesso nel Meridione proprio per l'alta rischiosità e il tasso elevato di frodi è difficile da mantenere. Le aziende assicurative sono spesso costrette a offrire tariffe molto elevate che però disincentivano gli utenti dal sottoscriverle. Un comportamento legittimo nel libero mercato ma che spesso è utilizzato anche per scoraggiare i clienti senza violare l'obbligo di offerta agli utenti. Ebbene le verifiche dell'Authority della concorrenza sono rivolte esattamente a constatare se gli atti commerciali della compagnia romana siano connotati da questo profilo. Che a norma di legge non sarebbe corretto trattandosi di una violazione dei diritti degli automobilisti. Gli atti consultati dagli ispettori saranno la base dell'istruttoria dell'Antitrust. Che non potrà arrivare che nei primi mesi del prossimo anno. L'indagine avrà senza ombra di dubbio il risultato di indurre in ogni caso una maggiore trasparenza agli assicuratori di Ina Assitalia. Un buon viatico per la nuova governance della Generali. La compagnia romana è da tempo al centro delle attenzioni di Geronzi, che nelle intenzioni vorrebbe spostare parte del baricentro dell'attività assicurativa di Trieste verso la Capitale utilizzando la presenza sul territorio di Ina Assitalia. Fil. Cal.

Dai blog