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Swisscom si ricompra Fastweb

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IeriSwisscom la società che detiene la maggioranza del capitale dell'azienda di tlc, ha rotto gli indugi e lanciato l'offerta pubblica di acquisto. A chi cederà le azioni gli svizzeri offriranno 18 euro. Tanto è bastato per far volare il tiitolo in Borsa che si è adegua al prezzo proposto con un balzo in Borsa del 33,5% (a 17,93 euro). L'obiettivo di Berna, che mette sul piatto 256 milioni per rilevare il 17,9% della controllata non ancora nelle sue mani, è di ritirare la società dal listino per avere, spiega, «maggiore flessibilità sul piano sia strategico sia operativo». Gli svizzeri si tengono aperta anche la strada di un futura fusione con la controllante o con un'altra società del gruppo, ma insistono sull'italianità dell'azienda e sugli investimenti nel nostro Paese. L'offerta «non pregiudicherà l'identità di azienda italiana di Fastweb. Fastweb rappresenta una valida alternativa al tradizionale operatore italiano e prosegue nell'opera di realizzazione di ingenti investimenti nell'infrastruttura di rete in Italia», si legge nella nota che annuncia l'operazione. Il gruppo elvetico per finanziare l'Opa userà fondi propri o linee di credito già disponibili e prevede in ogni caso di riuscire ad assicurare ai propri soci una cedola nel 2011 almeno pari al quello dell'anno precedente. Sì anche da Standard& Poor's, che ha confermato il rating e l'outlook di Swisscom rilevando che con l'offerta residuale la controllante evita la perdita di dividendi a favore degli azionisti di minoranza e con il delisting taglia alcuni costi. L'impegno finale di Berna è tutto sommato contenuto se confrontato con quello del 2007, quando Swisscom si era comprata l'azienda italiana fondata da Silvio Scaglia con un'Opa a 47 euro per azione e un esborso finale di 3,1 miliardi. Lo stesso Scaglia aveva conferito allora il suo pacchetto, pari al 18,7%, e lasciato la guida della società.

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