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Crisi, Bernanke: "Ripresa lenta la Fed è pronta ad intervenire"

Ben Bernanke, a capo della Federal Reserve

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La Federal Reserve «farà tutto il possibile» per sostenere la ripresa, anche con «misure non convenzionali, se necessario, se lo scenario dovesse peggiorare». Lo ha dichiarato il presidente della Federal Reserve Ben S. Bernanke nel suo intervento al vertice annuale dei banchieri centrali in corso a Jackson Hole. Nella sua dettagliata analisi dell'economia, Bernanke ha parlato di una crescita finora «troppo lenta» con un tasso di disoccupazione ancora «troppo alto». VISIONE POSITIVA - Per il 2011, tuttavia, le «precondizioni» per una crescita più forte sembrano «giuste», ha aggiunto. Inoltre, per Bernanke «sembra basso» il rischio di un «aumento indesiderato dell'inflazione o della disinflazione»: in ogni caso, ha ricordato, la Fed dispone di numerosi strumenti per intervenire su crescita, inflazione e disoccupazione, come l'acquistare di nuovi titoli a lunga scadenza. Commentando i dati odierni su una crescita del Pil Usa pari all'1,6 per cento nel secontro trimestre del 2010, un dato più basso delle stime precedenti (+2,4%) Bernanke ha osservato come «i dati suggeriscono che la ripresa della produzione e dell'occupazione negli Stati Uniti ha subito un rallentamento negli ultimi mesi, a un ritmo lievemente inferiore» rispetto a quello previsto dal comitato centrale della Fed. Per Bernanke inoltre «la spesa delle famiglie dovrebbe continuare a crescere a un tasso relativamente basso nel breve termine». La Fed di Kansas City ospita in questi giorni banchieri centrali da più di 40 paesi, oltre a economisti di imprese come la Bank of America Corp., Morgan Stanley e International Strategy & Investment Group Inc.  

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