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Acea prepara la pace con i francesi di Suez-Gdf.

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Nelconsiglio di amministrazione già fissato per il 27 luglio, come annunciato nelle scorse settimane dal presidente Giancarlo Cremonesi, sarà fatta un'informativa ai consiglieri sullo stato di avanzamento delle trattative per risolvere l'impasse sulla gestione. E secondo quanto risulta a Il Tempo, sotto traccia, negli ultimi tempi le distanze tra i soci si sarebbero fortemente ridotte. Così martedì prossimo potrebbe anche arrivare la comunicazione su una sorta di preliminare di pace. Un passo importante perché manderebbe gli azionisti in ferie con la certezza che al ritorno potrebbero già trovare i dettagli della exit strategy sulla scrivania. Sarebbe così evitato il ricorso all'arbitrato internazionale, decisivo e risolutivo, ma con tempi di svolgimento lunghi. Troppo per consentire all'azienda romana di rimettere in pista un piano di sviluppo che rischierebbe altrimenti di impantanarsi nelle beghe legali. La sensazione che circola attorno al destino dell'azienda è quella che a prescindere dai dettagli, e cioè di come la separazione dei beni tra l'azionista di maggioranza (il Comune di Roma) e Parigi sarà fatta per sancire un divorzio consensuale, sia presente una volontà politica di uscire dalla palude delle accuse e dei veti incrociati. L'ultimo cda potrebbe vedere anche la proposta di nomina del direttore generale. Una figura di vertice con competenze tecniche sul core business. La casella di dg nell'organigramma dell'azienda di Piazzale Ostiense era rimasta vuota per i contrasti tra gli azionisti. Il suo arrivo, ormai quasi certo, deporrebbe a favore della tesi che in Acea forse è scoppiata la pace. Fil.Cal.

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