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«Donne motore per lo sviluppo».

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«Iltema è impegnativo perché la congiuntura economica lo richiede. - commenta la presidente della Fondazione Bellisario, Lella Golfo, durante la consegna dei premi - Da qui vogliamo lanciare un messaggio chiaro: le donne non solo come motore dell'economia familiare, ma motore dell'economia di mercato». Il premio diventa anche l'occasione per lanciare «a ministri, economisti e imprenditori la nostra scommessa», spiega la Golfo: «A breve metteremo a disposizione di società quotate, aziende e istituzioni oltre mille curricula di donne pronte a raccogliere la sfida. Perché queste donne lo meritano. Perché il Paese ha bisogno di loro per ripartire». Una sfida che parte dai dati di una ricerca di Gea secondo cui il management in Italia è ancora al 93% maschile: sono «poche le donne in posti di comando, solo il 6,9%». Queste le donne premiate quest'anno. Per le imprenditrici, Matilde Bernabei (Lux Vide), Licia Mattioli (Antica Ditta Marchisio)ed Elena Zambon (Zambon group). Per le manager, Francesca Fiore (Vodafone), Rita Marino (Eni) e Paola Piccinini Tosato (Simest). Per le laureate in economia, Claudia Arena, Marta Spedicato e Barbara Torre. Premi speciali per la cultura a Maria Di Freda (Teatro alla Scala), per il giornalismo a Barbara Stefanelli (Corriere della Sera), per le pari opportunità a Alessandra Servidori (ministero del Lavoro), per la carriera a Maria Grazia Marchetti Lungarotti (Fondazione Lungarotti), per l'impegno religioso a Nazarena Di Paolo (Missionarie della dottrina cristiana). Premio «orgoglio italiano» alla tennista Francesca Schiavone, mentre il premio speciale internazionale è andato al ministro iracheno per i diritti dell'uomo Salim Wijdan Mikael. Premio Germoglio D'Oro a Barbara Mazzolai dell'Istituto italiano di Tecnologia. Na.Pie.

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