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Fiat fa progetti negli Stati Uniti Per Chrysler ritorno in Borsa nel 2011

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L'adha presentato ieri a Detroit la nuova Jeep Grand Cherokee, il Suv che nei programmi Chrysler è destinato a rivoluzionare il mercato. Marchionne ha poi annunciato che Chrysler potrebbe tornare in Borsa nel 2011. Intanto, cinque banche sarebbero già al lavoro per fornire l'appoggio finanziario necessario alla scissione delle attività di Fiat Industrial (Iveco, Cnh, Fiat Powertrain) da quelle di New Fiat (Fiat Auto e Chrysler). Intesa Sanpaolo, UniCredit, Calyon, Citi e Bnp Paribas starebbero già studiando il dossier anche senza ancora avuto alcun mandato formale. In questa maniera pensano di proporre a Marchionne una «complessa operazione finanziaria», strutturata in tre o più forme tecniche per un ammontare complessivo di 4,5-5 miliardi di nuove linee di credito a favore di «New Fiat». Il piano di Marchionne è destinato a ridisegnare nell'arco dei prossimi 4 anni il volto di quello che a lungo è stato il maggiore gruppo industriale italiano. A bocce ferme, nel 2014, in Italia resteranno cinque impianti produttivi, organizzati su tre turni giornalieri e su sei giorni alla settimana, con straordinari senza vincolo di comunicazione entro un limite di 80 ore l'anno, così da innalzare al tempo stesso la produttività e la flessibilità dell'apparato produttivo tricolore che potrebbe a quel punto sfornare non 650 mila ma 1,65 milioni di autovetture e veicoli commerciali leggeri all'anno.

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