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La fine degli incentivi colpisce Fiat

Marchionne

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Piove su Fiat ad aprile. Con la fine degli incentivi alla rottamazione le vendite di automobili fanno due passi indietro in tutta Europa ma colpiscono con più forza il gruppo torinese che presenta agli investitori un meno 27,3 per cento di vendite nell'ultimo mese rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Tutti concordano sulla causa: la fine degli incentivi per la sostituzione delle auto inquinanti che avevano tenuto su i ricavi da febbraio 2009 fino a marzo 2010. E infatti Fiat è cresciuta molto nel Regno Unito (+42%) e in Spagna (+62%), dove i contributi statali sono ancora validi e, nel caso di Madrid, generosi: fino a 2000 euro per un Euro zero. E ha perso, confermano da Mirafiori, soprattutto in Germania, dove il boom del 2009 veniva dal successo dei modelli a basso impatto ambientale. Le scelte di brand sono la nota positiva per il gruppo, premiato ad aprile con il record di vendite per la Panda e la Cinquecento che si confermano le due utilitarie più vendute in Europa. E se Fiat fa la parte del leone sul mercato delle piccole, Alfa Romeo cercherà di conquistare nuove quote di vendita con il restyling della Giulietta. Si punta sull'ottimismo anche a Melfi, dove il governatore della Basilicata Vito De Filippo ha brindato alla vettura numero cinque milioni, una Punto rossa, prodotta dallo stabilimento del Lingotto.

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