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Adr decolla nel trimestre con più ricavi e passeggeri

Il presidente di Adr Fabrizio Palenzona

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Aeroporto amore mio. I romani viaggiano sempre più spesso in aereo, e la crescita del numero dei passeggeri che fanno scalo a Fiumicino e a Ciampino fa rollare i ricavi di Aeroporti di Roma. La società che gestisce i due aeroporti capitolini ha chiuso il primo trimestre del 2010 con un segno positivo davanti a tutte le voci principali di bilancio. Crescono i ricavi consolidati del gruppo di quasi il 9% arrivando a toccare i 129,3 milioni di euro; sale anche il margine operativo lordo fino a 55,3 milioni, il 23,2% rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso. Raddoppia addirittura il risultato operativo: 25,6 milioni quest'anno contro i 12,6 del marzo 2009. La ragione di questa crescita, sottolinea in una nota Adr, sta sopratutto nell'aument del numero dei passeggeri, che ha fatto salire i ricavi del gruppo. Più 7,5% di traffico: un incrmento che l'azienda giudica significativa, anche se il dato del 2009 era stato penalizzato dagli inizi timidi della nuova Alitalia. La ex compagnia di bandiera nel frattempo ha migliorato le sue performance e ha recuperato posizioni nell'hub di Fiumicino, ricominciando a viaggiare sulle principali tratte nazionali. E i suoi voli hanno contribuito a tirare la volata alla crescita delle attività degli scali romani. Il presidente del gruppo Fabrizio Palenzona esprime soddisfazione per il risultato, frutto di una «costante focalizzazione sul passeggero in termini di accoglienza e miglioramento della qualità del servizio». Tra gli obiettivi di oggi c'è la crescita degli investimenti: più 25,3 milioni in questo inizio anno per proseguire i lavori di sviluppo del Molo C dell'aeroporto Leonardo da Vinci e completare il nuovo sistema automatico di smistamento dei bagagli in transito. I risultati positivi non convincono del tutto l'agenzia di rating Standard&Poor's, che ha cambiato il suo giudizio sulle prospettive del gruppo da «stabile» a «negativo»: pesa soprattutto il debito da 170 milioni di euro che grava ancora sulle spalle della società. I numeri della trimestrale dicono comunque che l'indebitamento netto di Aeroporti si è ridotto rispetto all'anno scorso. E S&P, nonostante le previsioni negative, non ha declassato l'azienda romana: segno che permane la fiducia nelle possibilità del management di Adr.

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