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I soci Acea fanno la spesa

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Ifrancesi di Suez-Gdf non hanno nessuna intenzione di lasciare così facilmente il campo in Acea. Quando sembrava che Caltagirone, salito in poco tempo al 10,34% dell'utility capitolina, avesse ormai affermato il suo ruolo di socio industriale preminente dopo il Comune di Roma, ieri è arrivata, dopo la chiusura dell'assemblea che ha approvato i conti 2009 e nominato il cda, la comunicazione dei francesi di aver acquistato un altro pacchetto di azioni sul mercato. Gdf Suez ha notificato alle autorità di vigilanza del mercato «di aver oltrepassato la soglia del 10% nel capitale di Acea». L'operazione è stata realizzata attraverso Suez Environnement che oltrepassa a sua volta la soglia del 5%. «Il Gruppo - si legge in una nota - ha approfittato di un'opportunità di mercato per rafforzare la propria partecipazione nel capitale di Acea». Insomma le acque si increspano attorno al futuro della società romana. Eppure era andato tutto secondo copione all'assemblea di Acea. Gli azionisti hanno approvato il bilancio 2009 e nominato il nuovo cda. Al timone sono stati confermati Marco Staderini (ad) e Giancarlo Cremonesi (presidente) mentre in consiglio tra le new entry è entrato Francesco Caltagirone. Nel futuro di Acea c'è adesso il rapporto con i soci francesi di Gdf-Suez che hanno mandato un segnale molto preciso. Staderini ha spiegato che «non si può rimanere nella situazione di limbo» che si è creata dopo la decisione di non proseguire l'operazione Romana Gas. «Io e il presidente Cremonesi - ha ricordato l'ad - abbiamo ricevuto mandato per avviare un arbitrato internazionale». L'obiettivo è quello di disinnescare un contenzioso che rischia di lasciare in stallo le strategia industriali sembra più lontano. «Prospetteremo al nuovo cda la situazione, la porteremo in discussione nel cda del 14 maggio» ha concluso Staderini ancora ignaro della mossa di Parigi. Bene intanto le prospettive di redditività del 2010. L'ad ha confermato (come già anticipato da Il Tempo nell'edizione di mercoledì scorso) il miglioramento dei conti. «Confidiamo di confermare numeri positivi rispetto alle previsioni degli analisti sui risultati del primo trimestre».

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