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Tra gli operai prevale l'ottimismo La produzione può aumentare

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Sonodiversi i commenti che arrivano dai sindacati dello stabilimento Fiat di Cassino dopo la presentazione del nuovo piano industriale del Lingotto per il periodo 2010-2014. Franco Giangrande, della Uilm, una delle organizzazioni maggiormente rappresentative, parla di «ottime prospettive» per la fabbrica della provincia di Frosinone: non si sbilancia, non conoscendo ancora il piano nel dettaglio, ma spiega che l'aumento della produzione previsto entro il 2014 e i numeri forniti, che parlano di 250mila vetture all'anno che dovrebbero uscire dalle linee di Cassino, vanno valutati con uno spirito assolutamente ottimistico. Mario Spigola, della Cisl, sottolinea invece come l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne non abbia illustrato nel dettaglio il futuro dei singoli stabilimenti, parlando invece più in generale, della produzione in Italia. «Certo, il fatto che 21 dei 34 nuovi modelli annunciati saranno prodotti in Europa, è un dato confortante, ma c'è ancora incertezza per la mission dei singoli stabilimenti» «Marchionne ha parlato di grandi numeri – prosegue Spigola – ma non si è soffermato sulle singole realtà. Ci preoccupa il fatto che ancora rimane l'indeterminatezza sul futuro dei singoli stabilimenti, anche se le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi fanno comunque ben sperare» Marchionne, durante la conferenza stampa di ieri mattina, ha poi ricordato che nel 2009 lo stabilimento di Cassino «ha operato ben al di sotto della sua capacità produttiva mentre nel 2014 «i volumi produttivi verranno quasi quadruplicati»

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