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Fiat: un altro partner? Basta Chrysler

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Il primo trimestre 2010 è per il gruppo Fiat "in linea con le attese".. L'amministratore delegato, Sergio Marchionne, a Ginevra per l'assemblea della Sgs, si è mostrato molto cauto sull'andamento del gruppo e sulle prospettive soprattutto a fronte del mancato rinnovo degli incentivi. Ha precisato che «gli obiettivi non sono in dubbio, non è stata cambiata una virgola». Il problema è semmai un altro, ovvero che «andando avanti senza incentivi il resto del 2010 in Italia e anche in Europa segnerà una flessione». Per l'Europa il mercato dell'auto dovrebbe subire una flessione di circa il 16%, mentre in Italia, ha detto Marchionne, «perderemo 300-350mila vetture a 1,750 milioni». Ma l'amministratore delegato ha anche sottolineato che «il mercato nordamericano è già ripartito, per l'Europa ci vorrà fino al 2011-12». Per l'Italia la situazione è diversa. Si tratta di «svuotare il tubo dall'impatto incentivi. Bisogna tornare al livello normale di capacità perché gli incentivi hanno anticipato il volume e sforzato il sistema. E siccome ora non ci sono più bisogna gestire la situazione». A fronte di questa situazione complessa, nonostante il mercato dell'auto non vada bene, l'ad ha parlato di «risultati decorosi». Altri capitoli in sospeso, la possibilità di un altro partner, il nodo di Termini Imerese e l'eventuale scorporo dell'auto o dei camion. Marchionne sulla questione di un altro partner, ha affermato che «se viene, bene. Ma ce la facciamo bene anche da soli con Chrysler». Quanto allo scorporo dell'auto oppure di Cnh e Iveco, l'ad ha precisato che sarà seguito il criterio della scelta del «metodo più efficiente dal punto di vista fiscale e commerciale». Comunque la decisione sarà presa il 21 aprile quando Fiat illustrerà il piano per il gruppo al 2014. Sul futuro dello stabilimento di Termini Imerese, Marchionne ha sottolineato che Fiat «è a disposizione del governo per collaborare». Quanto all'impianto di Pratola Serra, da mesi in cassa integrazione, «dipende dalla domanda dei motori che producono. Lo stabilimento di per sé è salvo, è buono, ma devo vedere le vetture per cui fanno i motori. Se non le vendo...». Intanto negli Usa arriva la 500 elettrica. Prodotta negli stabilimenti Chrysler in Michigan, le vettura sarà commercializzata all'inizio del 2012 e poi nel resto del mondo.

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