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Bollorè ci ripensa: Bernheim può restare

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VincentBollorè non esclude che la presidenza di Antoine Bernheim alle Generali venga prorogata per un anno. «Tutto è possibile», ha detto, dopo aver aperto solo alla vigilia alle ipotesi di un cambio al vertice di Mediobanca, la cui eventualità sarebbe invece legata a un passaggio a Trieste dell'attuale numero uno Cesare Geronzi. I soci francesi di Piazzetta Cuccia, secondo quanto si apprende, non avrebbero in realtà ancora deciso nulla sul futuro assetto di vertice delle Generali e la partita è ancora del tutto aperta. Il finanziere bretone, oltre che il primo degli azionisti esteri di Mediobanca, è un alleato storico dell'85enne presidente del Leone. Dalla cornice del Salone dell'Auto di Ginevra Bollorè avrebbe così colto soprattutto l'occasione per esprimere apprezzamento sull'operato del «mio amico Bernheim». In realtà l'ipotesi di una proroga a termine di Bernheim non avrebbe il necessario sostegno, oltre ad essere difficilmente percorribile (il mandato alla guida della compagnia è triennale). «Ha svolto un lavoro formidabile alla guida delle Generali, società meravigliosa che non ha sofferto della crisi - ha comunque detto Bollorè -. Il suo bilancio è rilevante, ma la questione è l'età. Se può battere Bill Gates a bridge...». In ogni caso il processo per definire la guida delle Generali «sarà comunque un percorso democratico, che sarà deciso a fine mese», ha detto lo stesso Bollorè. La decisione dei futuri vertici del Leone «è un processo delicato che si svolge all'interno del consiglio di Mediobanca - ha sottolineato -. Generali e Mediobanca non sono solo una compagnia di assicurazioni e una banca. Si parla di tutto il mondo della finanza e dell'industria italiana. Bisogna che ci sia un'unità enorme fra tutti i soci italiani». Solo alla vigilia Bollorè era parso aprire per la prima volta all'idea di un passaggio di Geronzi alle Generali: «Ci sto riflettendo», aveva detto del possibile cambio a Piazzetta Cuccia. In ventiquattr'ore il finanziere ha insomma rimesso idealmente la palla al centro, con una cavalleresca apertura a Bernheim in piena linea con l'alleanza storica che lo lega al banchiere francese. L'attesa è poi che in piena linea con questa posizione, al comitato nomine di Mediobanca che deciderà in realtà il nome del successore di Bernheim, Bollorè possa astenersi.

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