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Giochi aperti per l'Abi

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Giuseppe Mussari

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La corsa per la presidenza dell'Abi, l'Associazione bancaria italiana, non è ancora cominciata. Ma le prime manovre sono già in corso e sembrano ripetere lo stesso schema delle precedenti elezioni. Con due candidati ancora non resi manifesti ufficialmente, Giuseppe Mussari (Mps) e l'attuale presidente Corrado Faissola, che rappresentano i due grandi blocchi bancari italiani. Da una parte Alessandro Profumo (Unicredit) e dall'altra Giovanni Bazoli (Intesa SanPaolo).  Entrambi grandi e dunque in corsa per piazzare un loro uomo sulla poltrona della presidenza. Così da mercoledì prossimo prenderanno il via le consultazioni fra i cinque saggi nominati dall'esecutivo dell'associazione, una fase che, secondo alcune fonti, durerà circa un mese e mezzo o fino alla riunione di metà aprile che proporrà il candidato da votare nell'assemblea dell'estate. Il via ufficiale alla corsa è arrivato ieri da uno dei saggi, il presidente del consiglio di gestione Enrico Salza che fa parte del comitato assieme all'ad di Unicredit, Profumo, il presidente di Carige Giovanni Berneschi, il presidente di Banca Piemonte, Camillo Venesio, e il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi. I giochi non sono ancora chiusi per il favorito Mussari. Il presidente di Mps può contare infatti, oltre che sui voti della banca senese, sull'esplicito appoggio di Unicredit che nei due precedenti rinnovi aveva dovuto far prevalere Faissola, candidato sponsorizzato quella volta da Intesa Sanpaolo, che ora pare aver invece cambiato atteggiamento. Per Faissola le popolari hanno avuto parole di apprezzamento così come le Bcc. L'ago della bilancia sembrano essere i voti delle Casse di Risparmio. Il presidente dell'Acri Giuseppe Guzzetti non si è ancora espresso.

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