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Banca di Roma non scompare

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.Sotto le insegne di Unicredit il logo dell'istituto storico della Capitale non scomparirà. I saggi, o meglio i sociologi e gli esperti di marketing, interpellati da Alessandro Profumo sulla sorte dell'insegna gli hanno, infatti, consegnato il verdetto in un corposo pamhplet, che il Tempo è in grado di anticipare. Il consiglio all'ad di Piazza Cordusio è stato chiaro: non far scomparire il legame tra territorio romano e le filiali per rafforzare la mission che il piano di riorganizzazione del gruppo si propone. E cioè far percepire la banca come unica ma preservare il forte radicamento che il marchio storico ha nell'area di riferimento. Detto in soldoni la sopravvivenza del logo della Banca di Roma sarà assicurata dalla volontà di Profumo di voler continuare a giocare un ruolo di preminenza nel territorio romano sentito come "appannato" dagli imprenditori nella fase di transizione dell'assorbimento, sotto le insegne di Unicredit, della Capitalia di Cesare Geronzi. Lunga vita a BdR, dunque, nonostante la riorganizzazione del gruppo guidato da Profumo, che sarà definita nelle prossime settimana e approvata dal consiglio di amministrazione il prossimo 16 marzo, che prevede la fusione dei marchi del gruppo in una «banca unica». Una soluzione che mira proprio ad aumentare il legame con i territori risolvendo i principali nodi riscontrati in questi mesi. In particolare è prevista una velocizzazione delle decisioni, un accorciamento della catena di comando e l'ampliamento delle deleghe per i dirigenti. Lo stesso accadrà sul territorio laziale con la particolarità, però, del mantenimento del marchio capitolino. Dopo le sortite del Monte dei Paschi di Siena che ha intenzione di potenziare la sua operatività nella Capitale a Piazza Cordusio pensano che, anche con la conservazione della tradizione, si possa mantenere il ruolo di preminenza che Unicredit già vanta nella regione. Nel Lazio, sommando le attività retail con il corporate, il private e Ucifin, gli impieghi sono quasi 33 miliardi di euro mentre la raccolta è pari a circa 27,5 miliardi. Nella sola città di Roma il gruppo conta 447 agenzie che arrivano a 600 nella regione, numeri che le consentano di avere una quota di mercato del 20%. Il vicepresidente del gruppo Fabrizio Palenzona è poi il numero uno degli Aeroporti di Roma e componente del comitato esecutivo della giunta industriali di Roma. Da segnalare che lo stesso avrebbe smentito l'ipotesi di una sua presidenza nel gruppo bancario.

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