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Per Tirrenia privata corrono in 16

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Ripartonole privatizzazioni in grande stile delle aziende pubbliche. Ieri è stata la volta della compagnia di navigazione Tirrenua e della controllata Siremar. A manifestare interesse sono state 16 soggetti. Secondo quanto risulta a Il Tempo ci sarebbero in parte fondi di investimento anglossasoni (come Cinven, Cvc, Carlyle e Oak) e italiani (tra questi F2i guidato da Vito Gamberale). Non solo. A correre ci sarebbero anche i grandi armatori concorrenti finora della società pubblica: Moby Lines, Gnv, Grimaldi e Corsica Ferries. Per ora si tratta solo della manifestazione di interesse, dunque non vincolante per la gara, che è però necessaria per accedere alla consultazione dei dati societari. Per l'acquisto della compagnia guidata finora dal presidente Franco Pecorini (nella foto) l'unica partecipazione sicura è quella della Regione Sicilia, attraverso la «Mediterranea holding navigazione» società costituita mercoledì scorso, della quale è azionista la Regione siciliana (con il 30%), il fondo Cape di Simone Cimino, il greco Costantino Tomasos con la sua Ttt-lines, l'armatore veneto Giovanni Visentini, e il campano Salvatore Lauro. Sulla vendita pende una procedura d'infrazione avviat a fine gennaio da Bruxelles contro l'Italia per il dossier Tirrenia, anche se «non ci sono in alcun modo contestazioni nel merito della privatizzazioni» precisano le fonti comunitarie. Immediata la replica del ministro dei Trasporti Altero Matteoli: «La messa in mora su Tirrenia riguarda esclusivamente il mancato rispetto del Regolamento europeo sul cabotaggio marittimo. Non ci sono quindi contestazioni di merito sul processo di privatizzazione» dice Matteoli informando che gli uffici ministeriali sono già al lavoro per inviare una risposta, entro i due mesi concessi. Il faro acceso il 29 gennaio scorso da Bruxelles riguarderebbe la sovvenzione di alcune rotte sulla base delle convenzioni di Tirrenia con lo Stato, oggetto di proroghe di cui l'ultima fino al prossimo settembre, termine entro il quale dovrà essere conclusa la cessione. «Il processo di privatizzazione è stato concordato e condiviso con la Commissione Europea e va avanti nei tempi previsti e si concluderà entro il 30 settembre prossimo venturo» puntualizza Matteoli.

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