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Tasse alte, alibi evasione

Giulio Tremonti

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È arrivato il momento per «una grande riforma» fiscale importante e non all'insegna dei rattoppi. Una riforma da studiare, «non elettorale» e che guarda anche al calo delle aliquote. Ma tenuto conto dei problemi di compatibilità finanziaria, e soprattutto dell'alto debito pubblico italiano, si tratta di una riforma «non facile». A parlare è il ministro dell'Economia Giulio Tremonti che ieri ha aperto i lavori di Telefisco, il forum del Sole 24 Ore che ogni anno fa il punto con esperti sulle tematiche fiscali di attualità. Il ministro è anche intervenuto con una Circolare della Ragioneria Generale dello Stato per chiedere attenzione agli enti pubblici, nella predisposizione dei bilanci di previsione per il 2010, nel contenimento della spesa. «È arrivato il momento in Italia e in Europa per una riforma fiscale che ci allinei al nuovo secolo - ha detto il ministro -. Non credo che la via giusta sia quella dei piccoli rattoppi inutili per rimettere a posto una specie di ectoplasma che accumula elementi di ingiustizia con elementi di inefficacia». Il fisco, così com'è, «è ingiusto e inefficace, prende troppi soldi da una parte, fa perdere troppo tempo alle imprese, i cittadini pagano tanto e non hanno l'idea a chi pagano e soprattutto che cosa ricevono». Agire sulle aliquote? Il ministro pensa che questa possa essere una via: «Più che al redditometro - dice - credo nella riduzione delle aliquote e nel coinvolgimento dei Comuni nella lotta all'evasione». E sottolinea: «Un sistema con aliquote così elevate è un alibi per non pagare le tasse. Se tu paghi la metà, io continuo a chiederti il doppio, così tu paghi almeno la metà». In particolare sull'Irap torna a ribadire: «Non siamo riusciti a toglierla perchè il costo è eccessivo: togliere l'Irap vuol dire togliere la sanità». Anche sulla questione dell'armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie taglia corto: «Quando hai il terzo debito pubblico del mondo ti poni qualche problema in più rispetto alla astratta equità fiscale». Un obiettivo importante della riforma fiscale deve essere la semplificazione. Le dichiarazioni dei redditi sono ancora troppo complicate e Tremonti cita Albert Einstein: «La dichiarazione sfugge alla mente umana». «Ricordo quando il padre di famiglia si chiudeva in una stanza giorni e giorni - aggiunge - per fare la dichiarazione. Era difficile e snervante. Ora con il computer non è che è scesa la complicazione. Si continua a non capirci niente». Ma non c'è solo il tema delle tasse. Il governo è attento anche al contenimento della spesa e Tremonti in una Circolare ricorda agli enti, punto per punto, come fare i bilanci di previsione. Ricordando per esempio che la Gazzetta Ufficiale va comprata on line perché si risparmia carta e che per auto blu, convegni, riscaldamenti o telefoni vanno osservate strettamente le regole vigenti. Il cellulare per esempio va dato solo a chi è necessariamente reperibile e solo per il periodo che c'è questa esigenza.

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