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Consumi elettrici, frenata secca nel 2009

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Bisognainfatti risalire fino al 1945 per trovare un dato da confrontare con il -6,7% registrato dai consumi di energia elettrica nel 2009. I dati preliminari rilasciati da Terna mostrano comunque un trend in deciso miglioramento: la responsabilità della flessione più pesante degli ultimi 60 anni va soprattutto al primo semestre dell'anno appena concluso, quando i consumi hanno fatto segnare un calo medio del'8,7%, mentre nella seconda metà del 2009 si sono registrati timidi segnali di ripresa, con una flessione arginata al -4,6%. Novembre e dicembre, poi, hanno rappresentato i mesi migliori dell'anno, con cali rispettivamente del 2,7% e dell'1,4%. Il calo del 2009 rappresenta la seconda flessione consecutiva per i consumi di energia elettrica. Già nel 2008, infatti, la crisi economica mondiale aveva inciso sulle richieste dei consumatori italiani, anche se il calo per l'intero anno si era limitato allo 0,1% rispetto al 2007. In quel caso, si trattava della prima flessione dei consumi da oltre 25 anni, per la precisione dal 1981. Ma le ripercussioni della recessione economica, soprattutto nel primo semestre dell'anno, hanno portato le lancette dei consumi ancora più indietro nel tempo. Ciò che invece non accenna a fermarsi è la corsa dei carburanti: dopo gli aumenti dei giorni scorsi, ieri è arrivato un nuovo ritocco al rialzo da parte di molte delle compagnie. Shell si conferma la marca più «cara» sul mercato e mette nuovamente mano ai prezzi di benzina e diesel, con rialzi rispettivamente di 1,1 e 1,2 centesimi.

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