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Inps, lotta alle false pensioni di invalidità

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Maanche uno stop alle zone franche per malcostume e truffe garantendo «uniformità su tutto il territorio nazionale nel riconoscimento e nel trattamento dell'invalidità civile». Così l'Inps si prepara a sferrare, da gennaio 2010, un attacco alle frodi dei falsi invalidi. Parte una riforma che punta a maggiori garanzie di legalità e, parallelamente, centra l'obiettivo di procedure più snelle e veloci. «La scelta si è resa necessaria dopo che nel 2009 è emersa una situazione alquanto disastrosa su tutto il territorio nazionale, per quanto riguarda le invalidità — ha spiegato Antonio Mastrapasqua, presidente Inps — Consideriamo che l'80% degli invalidi sono concentrati in Puglia, Campania, Sicilia e Calabria». «I tempi di attesa per l'accoglimento delle domande dovranno scendere «entro la soglia dei 120 giorni». Non sarà una riforma «contro i falsi invalidi», ma una riforma «a favore degli invalidi, ma bisogna riuscire a capire la situazione, perché se nel 2009 si spendono più di sedici miliardi per dare la pensione a quasi 2 milioni e 100 mila persone, con un trend di incremento pari a 500mila nuovi pensionati all'anno e un aumento della spesa di un miliardo e mezzo, forse vuole dire che c'è qualcosa che non funziona». Intanto già si registrano i primi risultati: l'11% delle pensioni per invalidità non è stato confermato, e un altro 10% è a rischio di revoca.

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