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Roma celebra i suoi migliori «maestri»

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Sonogli artigiani della capitale che da più di trent'anni realizzano oggetti, restaurano, cuciono, tagliano e impastano, contribuendo in questo modo a mantenere viva la tradizione di mestieri che sono lustro per la città e traino per l'economia. Ieri, nella cornice dei Musei Capitolini alla presenza del sindaco Alemanno e dell'assessore al commercio Davide Bordoni, grazie a un appuntamento ormai consueto organizzato da Zetema, trenta 30 di questi maestri hanno ricevuto un premio alla loro professionalità. Un riconoscimento che in un momento economico così difficile ha acquistato ancora più valore. C'è il restauratore di mobili antichi, la restauratrice di bambole, il biscottaio nello storico quartiere Esquilino che produce biscotti, ciambelle e dolci vari da oltre un secolo, il tipografo, il sarto, il parrucchiere, il pastaio che prepara pasta all'uovo secondo le ricette di una volta. Mestieri antichi che hanno vissuto la trasformazione della città e della sua economia, che sono stati travolti da momenti di crisi come l'attuale, ma che hanno comunque resistito tramandandosi i segreti da padre a figlio, assecondando i processi di innovazione tecnologica senza però mai perdere di vista le tradizioni. I trenta maestri sono stati scelti da una commissione che li ha valutati, oltre che per la capacità di dare lustro alla città di Roma, in base alle caratteristiche relative alla propria attività, come per esempio aver operato per più di trenta anni, aver curato la preparazione di giovani apprendisti, godere di una riconosciuta stima sia per capacità professionale che per civiltà di condotta. «Oggi qui abbiamo i campioni dell'artigianato – ha detto Alemanno – senza di loro l'economia italiana non è immaginabile e noi a Roma faremo il possibile per sostenerli». Parole attese da chi, non senza tradire emozione, ha sfilato sul palco prendendosi i meritati applausi di colleghi, parenti e amici, e un premio raffigurante un piccole nasone d'argento con relativo diploma. Due premi speciali sono andati anche a due artigiani, uno scultore e un sarto, che si sono distinti nel corso della loro attività per aver fatto conoscere l'artigianato romano a livello nazionale e internazionale. Per Bordoni «la giornata costituisce un'occasione di promozione delle nostre tradizioni con un'attenzione particolare al futuro delle nuove generazioni». Non a caso la premiazione è stata anche l'occasione per parlare dell'impegno dell'amministrazione comunale a promuovere attività di formazione attraverso specifiche iniziative e la volontà di costruire una casa dell'artigianato.

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