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Benzina, il pieno aumenta di 3 euro in venti giorni

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Un distributore di benzina

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I recenti aumenti del prezzo della benzina sono «giustificati da una decisa ripresa delle quotazioni internazionali nelle ultime settimane». Lo fa notare l'Unione petrolifera, ricordando che rispetto a 20 giorni fa (cioè da inizio ottobre) i prezzi a livello Platts «sono aumentati anche più di quanto hanno fatto i prezzi industriali, in particolare la benzina». Stando alle elaborazioni dell'Unione petrolifera, infatti, il prezzo sul mercato internazionale del Platts, nell'ultima settimana, è salito di 0,028 euro al litro, contro un aumento di 0,011 euro per il prezzo industriale della verde e di 0,013 del prezzo al distributore. Dall'inizio di ottobre, al Platts l'incremento è stato di 0,032 euro, contro il +0,029 del prezzo industriale e il +0,035 del prezzo effettivo. Negli ultimi trenta, addirittura, a fronte di un aumento sul Platts di 0,024 euro c'è stata una flessione di 0,002 del prezzo industriale e di 0,003 di quello finale. Stesso discorso, osserva l'Up, si può fare per il gasolio: nell'ultima settimana il prezzo Platts è aumentato di 0,020 euro, quello industriale di 0,017 e quello alla pompa di 0,020. Nell'ultimo mese gli aumenti sono stati rispettivamente di 0,027, 0,013 e 0,015 euro; negli ultimi venti giorni, infine, si registrano incrementi di 0,028 euro sul Platts, di 0,030 euro del prezzo industriale e di 0,036 di quello al distributore.  

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