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Fallimento Lehman Brothers La crisi non è ancora finita

Impiegati della Lehman Brothers

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Lehman Brothers falliva un anno fa, esattamente il 15 settembre 2008 all'1.45 del mattino. Da allora sono fallite altre 107 banche statunitensi, di cui 92 solo nel 2009 a dimostrazione che, anche se il peggio della crisi finanziaria è ormai alle spalle, molte difficoltà restano. Il presidente della Fed Ben Bernanke interverrà a Washington domani con delle riflessioni a un anno dalla crisi. Poche ore prima sarà il presidente americano Barack Obama a parlare da New York su quanto accaduto negli ultimi 12 mesi: in particolare Obama metterà l'accento sulla necessità di rafforzare le regole che governano Wall Street, premendo sul Congresso affinché approvi rapidamente la riforma della norme del sistema finanziario presentata dalla sua amministrazione. Coglie l'occasione del primo anniversario dal fallimento di Lehman Brothers per premere sulla necessità di riforma anche Alistair Darling, il cancelliere dello Scacchiere. «Dobbiamo riformare i mercati finanziari affinché questi possano meglio servire la società. A livello internazionale questo significa obbligare le banche ad accantonare maggiori riserve durante i periodi di crescita economica. A livello nazionale — si legge in un articolo firmato da Darling e pubblicato sul Guardian — significa dare nuovi poteri di intervento alla Banca centrale d'Inghilterra. Abbiamo bisogno di regole efficienti sui bonus delle banche. Un sistema finanziario stabile e forte dipende dalla concorrenza, essenziale per far sì che i consumatori abbiano possibilità di scelta e non vadano incontro a commissioni eccessive». A un anno di distanza dal crac più grande della storia americana, Wall Street si presenta con un umore e un tono decisamente diversi e si prepara — secondo gli osservatori — a una settimana di rialzi grazie alle indicazioni positive che dovrebbero giungere dall'economia. Un anno fa con il crollo della quarta banca d'affari statunitense il mondo finanziario sembrava finito. Ma con la complicità delle istituzioni è stata evitata la catastrofe e gli indici americani, la scorsa settimana, hanno toccato i massimi dell'anno. E il rally dei listini sembra destinato a a continuare se, come atteso dagli analisti, i dati congiunturali forniranno ulteriori indicazioni sul fatto che lo stato di salute dell'economia è in via di continuo miglioramento. A spingere gli indici e a convincere gli investitori che la situazione è in deciso miglioramento è stata anche la revisione al rialzo delle prospettive di colossi come Fedex e Procter & Gamble. «I pre-annunci dei risultati saranno molto importanti perché offriranno indicazioni dettagliate su quello che si attendono le società anche in termini di crescita dell'economia in generale», affermano alcuni analisti. Secondo le stime il pil americano nel terzo trimestre dovrebbe registrare un +3%.

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