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«Il governo deve fornire più servizi sociali»

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Maio difficilmente, con la mia attività, potrò fare il baby sitter a un futuro nipote». Luigi Paganetto, presidente della Fondazione Economia di Tor Vergata, si lascia andare a una battuta. «La famiglia sta cambiando, la vita lavorativa si sta allungando e di questo la politica deve tenerne conto se vuole avviare una riforma seria dello stato sociale». Vuol dire che quei 5 miliardi risparmiati grazie ai nonni potrebbero presto scaricarsi sul bilancio pubblico? «Proprio così. I discorsi sul welfare spesso si riducono a una valutazione del sistema pensionistico e del sostegno alla disoccupazione. Ci si dimentica che una componente fondamentale sono i servizi prestati finora all'interno della famiglia, dalla cura dei bambini in coppie che lavorano, all'assistenza ai disabili. Questi servizi non sono misurati in termini monetari. Ma è una situazione destinata a durare poco». E allora cosa accadrà? «La composizione della famiglia si sta modificando. I nonni non vogliono più fare i nonni ma essere attivi il più a lungo possibile. E allora dovrà pensarci lo Stato. Addio risparmi». L.D.P.

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