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"La recessione è a un punto di svolta" Francia e Germania tornano a crescere

Angela Merkel e Nicolas Sarkozy

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"Sebbene il livello di incertezza rimanga elevato, vi sono crescenti segnali che la recessione mondiale stia raggiungendo un punto di svolta". Lo scrive la Bce nel suo bollettino mensile, e precisa che per l'area euro "ci si attende che l'attività economica rimanga debole nella restante parte dell'anno" e che nel prossimo "a una fase di stabilizzazione segua una graduale ripresa con tassi di crescita trimestrali di segno positivo". Exit strategy - Per la Bce con la crisi che si avvicina a superare il punto più basso, i governi dell'area euro devono pensare a elaborare strategie di uscita dai piani di stimolo, in modo da rimettere in sesto i conti pubblici, e a intervenire in un mercato del lavoro che continuerà a deteriorarsi. Servono, dunque, strategie ambiziose e realistiche di riequilibrio dei conti pubblici al termine della crisi e gli sforzi per il risanamento dei conti pubblici andrebbero intensificati nel 2001. La banca centrale avverte che "il processo di aggiustamento strutturale dovrebbe iniziare, in ogni caso, al più tardi con la ripresa economica e nel 2011 andrebbero intensificati gli sforzi di risanamento. Gli interventi di riequilibrio strutturale "dovranno superare in misura significativa il valore di riferimento dello 0,5% del Pil su base annua stabilito nel Patto di stabilità e crescita". Nei paesi con deficit o rapporti di indebitamento elevati l'aggiustamento strutturale annuo "dovrebbe raggiungere almeno l'1% del Pil".   La recessione in Germania è finita - L'economia tedesca inaspettatamente torna a crescere nel secondo trimestre di quest'anno, con un aumento del Pil dello 0,3% rispetto al primo trimestre. Lo annuncia Destatis, l'ufficio statistico federale, precisando che la prima economia europea non registrava un tasso di crescita positivo dal primo trimestre del 2008. Gli analisti si attendevano per il trimestre chiuso a giugno una contrazione del Pil dello 0,2%. L'ufficio segnala "impulsi positivi che provengono dalle spese private e pubbliche oltre che dalle costruzioni" sull'onda del piano anticrisi del governo.    Rimbalzo per l'economia francese - Nel secondo trimestre il Pil cresce dello 0,3%. Lo ha detto il ministro dell'Economia e delle Finanze, Christine Lagarde, alla radio Rtl. "Dopo quattro trimestri di crescita negativa - ha affermato - la Francia finalmente sta uscendo dal rosso". I dati hanno sorpreso l'ufficio nazionale di statistica che aveva previsto un calo dello 0,6% e la Banca di Francia che aveva stimato una contrazione dello 0,4%. Rivisto leggermente al ribasso il dato del primo trimestre al -1,2% contro il -1,3%.

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