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Gli automobilisti restano a secco

Distributori chiusi in tutta Italia

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Nessuna marcia indietro sullo sciopero dei benzinai. È scattato infatti ieri alle 19.30 sulla rete stradale (e alle 22 sulle autostrade) lo stop di due giorni dei distributori di carburanti proclamato dai gestori per protestare contro le compagnie petrolifere e il governo. A nulla è valso l'incontro convocato al ministero dello Sviluppo economico con Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio, che hanno confermato la protesta. Ma il ministro Claudio Scajola, che ha cercato di mediare per l'intera giornata di ieri, ha convocato un nuovo tavolo per stamattina, nella speranza di arrivare a una sospensione. I gestori protestano sia contro le compagnie petrolifere che non rinnovano accordi e margini fermi da oltre due anni, sia contro il governo che non rispetta gli impegni assunti per mettere mano alle regole del settore. Una prima risposta era arrivata dal ministero dello Sviluppo economico già lunedì sera, con l'annuncio della risoluzione del problema del bonus fiscale. Ma la mediazione tentata dal governo è stata ritenuta non sufficiente dai gestori. Eppure le trattative tra il ministero e le associazioni di categoria si sono protratte per tutta la giornata. «Ci siamo incontrati con i rappresentanti dei benzinai e abbiamo discusso e risolto il problema del bonus. Abbiamo riaperto il loro confronto con Eni e con Shell, che è un problema in cui il Governo è fuori ma in cui abbiamo avuto un ruolo di mediazione», ha affermato nella serata di ieri il ministro Scajola, annunciando che le associazioni di categoria hanno accettato un incontro oggi al ministero. Secondo fonti sindacali, però, la convocazione riguarderebbe solo Eni, con la quale presumibilmente si cercherà una mediazione da offrire successivamente alle sigle dei gestori nel tavolo con le compagnie, in programma alle 11. Intanto in Sicilia, dove lo sciopero è cominciato lunedì notte, alla protesta ha aderito l'80% dei gestori dei 2.300 impianti di distribuzione presenti nell'isola, secondo i dati della Fegica. Bonus gas. Il ministro Scajola ieri insieme al presidente dell'Autorità sull'energia, Ortis, ha annunciato l'arrivo del bonus per il gas. Oltre 3 milioni di famiglie bisognose potranno contare su un risparmio medio del 15% sulla bolletta. Lo sconto andrà così da un minimo di 25 euro fino a un massimo di 230 euro.

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