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Sì di Confsal ai nuovi contratti anche nell'impiego privato

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L'intesa sottoscritta fa seguito all'accordo quadro generale sottoscritto a Palazzo Chigi il 22 gennaio e a quello siglato il 30 aprile con il ministro Brunetta per il pubblico impiego. La durata del nuovo contratto è triennale sia per la parte normativa sia per quella economica. L'aumento salariale si misurerà sulla base dell'inflazione previsionale elaborata dall'Isae (l'Istituto di Studi e Analisi Economica) incaricata di stimare ogni triennio il cosiddetto indice Ipca (che nisura il livello dei prezzi al consumo armonizzato, per l'Italia, in ambito europeo), depurato dalla dinamica dei costi relativi ai beni energetici (gas e petrolio). Al termine dell'incontro con la Confindustria il segretario generale della Confsal, Marco Paolo Nigi, ha dichiarato: «Si tratta di un buon accordo che supera quello del 1993 e consente di allineare, specie con la contrattazione di secondo livello (aziendale e territoriale), i salari italiani alla media di quelli attualmente in vigore nei paesi più avanzati della Unione Europea». Nei giorni scorsi Nigi era intervenuto anche sul tema dei precari della scuola. Nigi ha proposto di «non licenziare i precari della scuola, ma sospendere il posto di lavoro, garantire un'indennità di disoccupazione e, per quelli che hanno lavorato fino al 30 giugno e quelli con contratto in scadenza il 31 agosto, far scattare una nomina giuridica che garantisca il punteggio in graduatoria».

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