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Fiat-Opel, "Meno di 10mila esuberi"

Tre sedi: il Lingotto di Torino per Fiat; Auburn Hill nel Michigan per Chrysler e Ruesselsheim in Germania per la Opel

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Sarà complessivamente inferiore a 10 mila unità, distribuita in tutta Europa e in maniera progressiva nel tempo, la riduzione degli organici prevista dall'offerta Fiat per la Opel. Lo precisa il Lingotto in relazione a «notizie errate che indicano in 18 mila il numero degli esuberi in Germania, nel caso in cui l'offerta Fiat per la Opel fosse accolta». «Si tratta - sottolinea la nota della Fiat - di una informazione totalmente falsa». L'impatto in Germania del piano sarà quindi relativamente più basso di questa cifra, cioè di 10 mila esuberi.   Riguardo all'espansione della scasa torinese, dopo l'operazione con Chrysler e l'offerta per Opel, la Fiat è in trattative con la cinese Guangzhou per creare una joint venture che produrrà auto in Cina. Da Torino precisano che i negoziati sono aperti ma non si è ancora firmato niente.   Secondo quanto riporta lo Shanghai Secureties News l'investimento ammonta a 625 milioni di dollari e a regime la produzione dovrebbe essere di 140 mila vetture e 220 mila motori. Guangzhou è già partner in Cina di Toyota e Honda e oggi ha acquistato per 175 milioni di dollari il 29% Changfeng diventando primo azionista del principale produttore di suv cinese.

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