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Nel bene e nel male Jean Claude Trichet, presuidente della Bce è entrato nella storia della moneta unica

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Dopoaver infatti portato il costo del denaro, lo scorso agosto, ai livelli più alti dalla creazione dell'euro, ieri lo ha limato all'1%. Il livello più basso che i cittadini e le imprese europee abbiano mai conosciuto. Non solo. Eurotower si è impegnata ad acquistare 60 miliardi di euro di obbligazioni bancarie e a fornire una liquidità illimitata per la Banca europea degli investimenti, per movimentare altri 40 miliardi di euro destinati a infrastrutture. Una tris di misure che risponde in maniera sostanziale alla peggiore recessione del dopoguerra. Trichet ha annunciato che ieri anche la Bce è entrata nel club delle banche centrali che hanno imboccato la strada delle misure straordinarie in aggiunta alla tradizionale leva dei tassi d'interesse. Come hanno già fatto (con maggiore decisione) la Federal Reserve americana e la Banca d'Inghilterra, che chiamano «allentamento quantitativo» l'acquisto di bond sul mercato. Segnali forti insomma arrivati quando Trichet ha annunciato che, oltre a tagliare di un quarto di punto il tasso principale al minimo storico dell'1%, i membri del board «non hanno deciso che questo livello è il minimo». In caso di emergenza, dunque, i tassi potrebbero anche scendere ulteriormente se la Germania dovesse togliere il suo veto alla discesa sotto l'1%. Proprio la Germania, tuttavia, rappresentata nel consiglio Bce da Axel Weber, ha ottenuto una misura destinata a sostenere non poco le sue banche: l'Eurotower per la prima volta «ha deciso in principio» - ha detto Trichet - che l'Eurosistema comprerà covered bond denominati in euro ed emessi in Eurolandia, per circa 60 miliardi di euro. I dettagli arriveranno a giugno, ma di certo c'è che per la prima volta la Bce si accolla il rischio dei titoli obbligazionari. Nell'ottica del rilancio degli investimenti infrastrutturali, poi, la Bce ha dato alla Bei pieno accesso alla sua liquidità, come per le normali banche commerciali. Una scelta che sembra accogliere l'invito - rivolto in passato anche dal ministro italiano dell'Economia Giulio Tremonti - a potenziare l'istituzione basata in Lussemburgo, che potra così rispondere più facilmente alla richiesta di prestiti da parte delle imprese.

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