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La Bce taglia i tassi all'1% E l'Europa accelera

Bce

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La Banca centrale europea ha tagliato di un quarto di punto il tasso di riferimento, portandolo all'1%. Lo ha deciso il Consiglio direttivo dell'istituto centrale a Francoforte. L'Eurotower ha lasciato invariato il tasso sui depositi, allo 0,25%, e ha tagliato di mezzo punto quello marginale, portandolo dal 2,25% al 1,75%. IL MINIMO DAL '99 - Il taglio deciso oggi porta il costo del denaro al minimo storico da quando la Bce ha iniziato a gestire la politica monetaria nel 1999. La decisione era ampiamente attesa dal mercato. Il differenziale tra il costo del denaro negli Stati Uniti e quello nell'Eurozona si attesta sull'1%, tenuto conto che la Fed ha praticamente azzerato il tasso sul Fed Funds, fissando un range compreso tra 0 e 0,25%.  I tassi con il taglio deciso oggi «sono appropriati», ma non si esclude che possano essere ulteriormente ridotti. Ad affermarlo, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo dell'Istituto, è il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet. «Con il taglio di oggi non abbiamo deciso che il livello dei tassi ha raggiunto il livello minimo che non sarà mai superato. Se sarà necessario il tasso scenderà ancora». «Quello che possiamo dire oggi e che dopo la decisione presa oggi dal Consiglio direttivo il livello dei tassi è appropriato» anche per assicurare la stabilità dei prezzi. Una cosa certa, per Trichet, è che dal momento in cui si è «acuita la crisi finanziaria, nel settembre del 2008, la Bce ha preso decisioni senza precedenti».   LE BORSE - Allungano il passo le principali borse europee dopo il taglio dei tassi annunciato dalla Bce ed in attesa dell'avvio degli scambi a Wall Street, con i future sull'indice Usa S&P500 in crescita dello 0,5%, rispetto alla lieve flessione della mattinata. Milano e Londra guadagnano il 2,42%, Parigi l'1,6% e Francoforte l'1,58%, Amsterdam sale del 2,36%. Bene il comparto bancario con Commerzbank (+14,93%) e Dexia (+8,91%), ad eccezione di Lloyds (-8,22%), che ha indicato una crescita dei crediti a rischio. Salgono le materie prime con Kazakhmys (+7,91%) e Rio Tinto (+5,07%), mentre si muove contrastata l'automobile, presa tra lo scivolone di Porsche (-12,33%) dopo la fusione con Volkswagen (+0,79%) e il balzo di Renault (+4,56%). SOLO SEGNI POSITIVI - Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee: Londra +2,42% - Parigi +1,60% - Francoforte +1,58% - Madrid +1,92% - Milano +2,40% - Amsterdam +2,36% - Stoccolma +1,67% - Zurigo +1,46%.  

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