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Mercati europei in caduta, persi 133 miliardi Piazza Affari cede il 3,88%. Pesanti i bancari

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Penalizzatii settori dell'auto e delle banche. I listini peggiori sono stati quelli di Stoccolma, Milano, Amsterdam e Francoforte, che hanno chiuso con perdite superiori ai quattro punti percentuali. Ben 133 miliardi di euro di capitalizzazione sono andati bruciati in una sola giornata, con una seduta che si era avviata in modo stabile ma che ha poi pagato due incertezze sul settore chiave del credito. La prima è stata quella dei risultati economici di Bank of America, che ha registrato nel primo trimestre un utile migliore delle previsioni, aumentando però di 6,4 miliardi di dollari gli accantonamenti per rischi di perdite sui crediti. Il mercato comincia quindi a nutrire dei dubbi sulla bontà dei primi dati in positivo delle banche statunitensi e a interrogarsi sulle prossime mosse dell'amministrazione Obama, che sembrerebbe orientata, per ricapitalizzare il sistema del credito senza chiedere fondi aggiuntivi al Congresso, a convertire in azioni ordinarie i titoli privilegiati di cui è in possesso. Una mossa che assomiglia a una progressiva nazionalizzazione di qualche gigante del settore. A Milano l'indice Mibtel ha chiuso in calo del 3,88% a 14.052 punti. Pesanti soprattutto le banche, che molto avevano recuperato nelle ultime sedute. Giù anche Fiat. Mps ha perso il 6,30% a 1,18 euro, Intesa SanPaolo il 5,08% a 2,24, Unicredit, il 5,07% a un prezzo di 1,74. Fiat partita in positivo ha segnato il calo finale dell'1,76% a 7,53 euro

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