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Alta tensione fra governo e Confagricoltura

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{{IMG_SX}} Al punto che il responsabile del dicastero dell'agricoltura avrebbe declinato l'invito a quello che per l'associazione presieduta da Federico Vecchioni è l'appuntamento clou dell'anno. E cioè il Forum di Taormina che si apre domani. Interpellato da Il Tempo, Zaia ha evitato polemiche trincerandosi dietro la frase: «Con Confagricoltura parlo solo ai tavoli ufficiali». Ergo, non nella tre giorni siciliana. La rottura mai ufficializzata, secondo le indiscrezioni, sarebbe da attribuire all'atteggiamento troppo antigovernativo messo in atto dalla Confagricoltura negli ultimi mesi. Soprattutto sul caso delle quote latte sforate dagli allevatori. Zaia, che ha messo a punto un decreto per sanare le storture di un sistema che puntualmente si traduce in multe salate per gli allevatori, si sarebbe trovato in casa l'opposizione di uno dei sindacati agricoli che tradizionalmente ha come area di riferimento politica quella moderata. Il ministro non avrebbe compreso la mossa di Confagricoltura che ha fatto sfilare i trattori degli associati ad Arcore e a Gemonio per protestare contro il decreto. Insomma troppa la distanza dall'esecutivo. Che se aveva messo in conto il contrasto con l'altra confederazione di settore, la Cia, storicamente orientata a sinistra, non si aspettava un'opposizione così forte dal sindacato considerato tradizionalmente più vicino. Secondo i rumors la virata del presidente Vecchioni sarebbe legata alla necessità di fronteggiare le richieste dell'ala più agguerrita della sua confederazione, quella degli allevatori bresciani, più intransigente nei confronti della soluzione di Zaia sulle quote latte. Per evitare una spaccatura Vecchioni avrebbe deciso di allentare il legame con il governo, suscitando però il risentimento del ministro. Una spaccatura che rischia di lasciare vuote molte poltrone nel parterre del convegno siciliano. Per altri motivi ha declinato l'invito la commissaria Ue all'agricoltura, Mariann Fischer Boel. Non sarà presente il presidente della commissione agricoltura del senato, Paolo Scarpa Bonazza, e forse la sola presenza della filiera istituzionale agricola sarà quella del presidente della commissione agricoltura della Camera, Russo. In casa Confagricoltura però minimizzano. «Il governo sarà presente a Taormina con il sottosegretario Bonfiglio e con altre figure istituzionali» assicura a Il Tempo, il presidente Vecchioni che rigetta l'idea della strumentalizzazione dell'associazione. «È una delegittimazione che non giova al confronto» conclude Vecchioni. Il braccio di ferro resta aperto.

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