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Risparmio, Bot people in crescita

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Questa la foto scattata dal sondaggio condotto dall'Acri (Associazione delle casse di risparmio italiane che oggi celebra a Roma la Giornata mondiale del risparmio) in collaborazione con Ipsos secondo il quale le scelte di investimento degli italiani lo scorso anno non si sono discostate di molto da quelle del 2007, se non per un incremento del numero di coloro che investono in Bot, Cct o Btp, passati dall'8 all'11%. La preferenza della liquidità rimane il tratto che caratterizza gli italiani: il 60% tiene o terrebbe i risparmi liquidi, mentre il 35% (34% nel 2007) li investe o li investirebbe. Quando gli italiani si devono pronunciare sull'investimento ideale, comunque, a farla da padrone è sempre la casa: a preferire il mattone è infatti il 56% del campione (percentuale che scende al 53% presso coloro che sono effettivamente riusciti a risparmiare nel 2008. Gli strumenti finanziari considerati più sicuri sono preferiti dal 24% delle persone (percentuale che sale al 29% di coloro che sono effettivamente riusciti a risparmiare), mentre il 17% (11% tra chi è riuscito a risparmiare) si terrebbe lontano da qualsiasi forma di investimento. È da notare poi che il 7% di coloro che sono effettivamente riusciti a risparmiare è ancora orientato sugli strumenti a maggiore rischio. Restano invece immutate le opinioni circa l'investimento del Tfr che per il 60% degli intervistati (58% nel 2007) è bene che rimanga in azienda. Gli italiani dichiarano inoltre di avere attenzione soprattutto alla rischiosità dell'investimento (38%) a alla solidità di chi lo propone (23%).

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