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L'ultimo saluto ad Andrea Pininfarina

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«Tre sono i valori in cui credo e cerco di applicare: integrità, umiltà e coerenza. Finchè sarò in vita, chiedo a Dio di aiutarmi a mantenerli». Tra i primi a fare il loro ingresso nella chiesa il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, il presidente della Bnl, Luigi Abete e quello delle Ferrovie, Innocenzo Cipolletta. Ma c'era tutta l'imprenditoria ai funerali dell'industriale che con il suo impegno sabaudo e la sua creatività ha saputo valorizzare l'immagine migliore dell'Italia. «È stato un grande imprenditore - ha detto il leader di Confindustria Emma Marcegaglia - per me un amico leale e la sua mancanza è drammatica». A pochi passi di distanza le fa eco il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo («Ho perso un amico, era un uomo dalla schiena dritta») in compagnia di tutto il gotha economico e finanziario italiano. Come l'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, il vicepresidente di Confindustria, Alberto Bombassei, il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, quello del del Consiglio di sorveglianza di Banca Intesa, Enrico Salza, il designer Giorgetto Giugiaro, gli imprenditori Diego Della Valle e Lilli Bertone, il presidente onorario della Juventus, Franzo Grande Stevens con accanto don Luigi Ciotti e molti esponenti delle case automobilistiche straniere. Oggi si riunirà il Cda di Pininfarina che, dopo aver approvato i conti della semestrale e discusso l'accordo con le banche sui debiti dovrebbe redistribuire le deleghe dopo la morte del suo presidente. Al posto di Andrea dovrebbe essere nominato il fratello Paolo, scelto dalla famiglia per garantire la continuità e le strategie aziendali. L'attuale direttore generale, Silvio Angori, assumerà la carica di amministratore delegato. Il manager ha seguito e affinato il piano di rilancio dell'azienda: in primis il progetto dell'auto elettrica, in cui Andrea Pininfarina credeva molto, e che sarà presentato al prossimo Salone di Parigi. Intanto a Piazza Affari non si fermano le speculazioni sulle azioni Pininfarina. I titoli, sospesi ieri per eccesso di ribasso, hanno chiuso a 7,61 euro in calo di oltre il 7%.

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