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L'economia di Eurolandia ha retto finora l'impatto della ...

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Ma la frenata dovrebbe probabilmente suggerire alla Banca centrale europea di non alzare ulteriormente i tassi, nonostante il dilemma posto da un'inflazione che non vuole scendere. È l'analisi degli economisti del Fondo monetario internazionale, che dopo la consueta missione «ex articolo IV» nel Vecchio Continente per confrontarsi con le autorità europee, nel loro «staff report» mettono in guardia chi pensava che l'Europa avrebbe limitato i danni. «Chiaramente - ha spiegato in un messaggio sul sito del Fmi Alessandro Leipold, direttore ad interim del dipartimento europeo del Fmi - l'economia di Eurolandia è stressata da un insieme di shock che ha creato una combinazione di attività economica in decelerazione e inflazione sgradevolmente alta». Secondo lo staff del Fondo «la crescita probabilmente rallenterà in misura sostanziale». Particolarmente incerto il fronte dei prezzi: l'inflazione ai massimi dal lancio dell'euro, sopra il 4%, nel corso degli incontri ha trovato concordi Fmi e Bce nel ritenere che «le prospettive sono altamente incerte». Il mix micidiale di bassa crescita ed elevata inflazione rischia di diventare un vero e proprio rompicapo per la Bce, che tornerà a riunirsi giovedì.

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