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Dopo l'acquisizione di Toro Assicurazioni, la crescita ...

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Ora, secondo indiscrezioni riportate dalla stampa, i triestini starebbero partecipando alla gara per la Turca Yapi Kredi, la cui valutazione si aggira fra i 600 e gli 800 milioni di euro. Lo stratega delle manovre estere delle Generali è l'amministratore delegato Sergio Balbinot. Arrivato alla nomina di a.d. poco dopo il suo omologo Giovanni Perissinotto, Balbinot è un vero uomo-azienda. Entrato nelle Generali nell'83, nel 1989 diventa responsabile della filiale di Zurigo. Nel 1992 assume la guida delle Attività internazionali di Europ Assistance mentre nel 1995, è richiamato a Trieste con l'incarico di area manager per i paesi di lingua tedesca e per la Francia. Nel 1996 è nominato direttore centrale e nel 1998 vice direttore generale. La sua nomina ad amministratore delegato, nel 2002, stupisce solo i non addetti ai lavori e arriva dopo i successi nella rinegoziazione dei contratti di riassicurazione dopo l'11 settembre del 2001. È curioso notare, ma in qualche modo è sintomatico del personaggio, che la voce Sergio Balbinot non esista sulla versione italiana di Wikipedia mentre è presente in quella tedesca. Le Generali in questi anni hanno rafforzato enormemente la loro presenza in Cina, dove sono presenti sia nel settore vita sia nel non - vita e sono il primo gruppo estero nelle assicurazioni avendo sopravanzato anche l'americana Aig. L'artefice di questo successo è stato Balbinot che è stato invitato, unico italiano, a far parte del consiglio esecutivo della provincia cinese Guangdong, cui spetterà il compito di fornire suggerimenti al governatore per lo sviluppo dell'economia e il commercio della provincia, che genera circa un terzo delle esportazioni cinesi. Balbinot, in particolare, dovrà fornire la propria consulenza riguardo alla previdenza integrativa e alla gestione del risparmio. In Asia Generali ha conquistato posizioni interessanti anche in India. È di pochi giorni fa la notizia che Future Generali, jv costituita in India tra il Leone e il gruppo indiano Future Group, ha raggiunto i 100 mila clienti in meno di due mesi. Il risultato è stato conseguito attraverso la vendita diretta di polizze nei punti vendita specializzati in prodotti finanziari situati nei grandi centri commerciali. Oltre all'Asia, e alla Germania che praticamente per Generali è il secondo mercato domestico, è essenziale per la strategia del leone la copertura dell'Europa centro orientale, che recentemente è stata incrementata con l'accordo con la ceca PPF. Balbinot, classe 1958, sposato con Nada da cui ha avuto due figli, è il ritratto stesso del low profile, caratteristica che lo rende molto apprezzato dalle sue controparti, siano essi partner o investitori, e che in fondo gli viene naturale essendo un friulano Doc (è nato a Tarvisio). L'unico tratto del suo carattere che non fa onore alla terra di origine, patria di grandi vini come il Tocai, è il rapporto con l'alcool, visto che è completamente astemio, oltre che salutista Doc. Nonostante l'abitudine alla ribalta pubblica, non gli difetta una certa timidezza. Il presidente delle Generali Antoine Bernheim, che lo stima, lo sa e a volte ci gioca. Nell'assemblea di bilancio di tre anni fa, all'ennesima domanda di una socia a Balbinot, Bernheim si è rivolto verso il suo amministratore delegato dicendo: «Eh, lei qui è il preferito dalle donne. Forse perché è il più bello», facendolo arrossire. Così come, nell'ultima assemblea, il presidente, dopo che Balbinot aveva risposto in italiano a una domanda in tedesco, lo ha definito «il nostro amministratore poliglotta». Il desiderio di understatement di Balbinot lo si può cogliere anche dalla sua collocazione, quasi sempre laterale, nel banco di presidenza in assemblea. Bernheim, che l'assemblea domina e comanda, non apprezza che gli amministratori facciano interventi troppo lunghi. Chi frequenta quella liturgia pagana che è l'assemblea del Leone, sa che, quando ritiene che un intervento sia troppo lungo, Bernheim inizia a tamburellare con le dita sul tavolo. Questo con Balbinot non è mai accaduto. Nel corso dell'ultima assemblea, quella che ha visto la demolizione di Davide Serra di Algebris a opera di Antoine Bernheim, l'intervento iniziale di Balbinot è stato abbondantemente sotto i dieci minuti, senza però tralasciare nessuno dei punti che interessano agli azionisti. Nonostante il lavoro lo porti a essere distante da Trieste almeno due settimane al mese, Balbinot cerca, e quasi sempre riesce, a non mancare mai agli incontri con gli investitori. Nella comunità finanziaria ha molti estimatori, primi fra tutti l'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, il consigliere delegato di Mediobanca Alberto Nagel, e Maurizio Amenduni, azionista delle Generali tramite Ferak oltre che discendente della famiglia dei signori dell'acciaio, proprietari delle Acciaierie Valbruna e di Siab. Le Generali, con una quota di poco meno del 20 per cento, partecipano al capitale della nuova Centrale Finanziaria Generale, la merchant bank messa in piedi da Maurizio Amenduni. La società, presieduta da Giancarlo Elia Valori, vede tra i suoi consiglieri Sergio Balbinot, in rappresentanza di Generali.

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