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Netto calo delle immatricolazioni europee a giugno per il ...

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Così, il Lingotto trova più di uno spunto positivo nelle cifre raccolte dall'Associazione europea di settore (Acea), soprattutto per Germania (+26,8% in un mercato che fa +1%) e Francia (+28,8% con mercato a +1,5%). E in Borsa fa un balzo del 5,96% a 9,84 euro. Il quadro infatti resta difficile, con una quota di mercato del gruppo, che a giugno scende all'8%, rispetto all'8,8% di maggio. Il Lingotto perde poi la quinta posizione in Europa occidentale e retrocede al sesto posto, vedendo sfumare il sorpasso di Renault riuscito a maggio. Ma il calo complessivo delle immatricolazioni nell'Europa a 15 più i Paesi dell'area Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) è ben superiore (-8,2%) a quello segnato da Torino. E se nell'Europa allargata (Ue a 27 più i Paesi Efta) il gruppo vede immatricolazioni in calo del 6,3%, guadagna comunque quote di mercato (7,9% dal 7,7% di un anno fa). Grazie ai dati Acea, poi, il mercato può fare le prime stime puntuali su come si è chiuso il semestre, che sarà al vaglio del consiglio di amministrazione Fiat tra esattamente una settimana. E dopo diverse sedute di passione a Piazza Affari, il gruppo sembra ora puntare nuovamente alla soglia dei 10 euro. È comunque soprattutto la brusca frenata del prezzo del petrolio a guidare il maxi rimbalzo del titolo in Borsa, visto che tutto il comparto dell'auto ha reagito all'unisono. Fiat, dopo una giornata in gran parte negativa, ha riagganciato la parità a metà pomeriggio e si è involata nel finale di seduta, al pari degli altri grandi gruppi europei grazie alla brusca frenata del prezzo del petrolio ( a 134 dollari sul mercato di New York). Il Lingotto ha chiuso con un maxi-rialzo del 5,96% a 9,84 euro. Bene anche le risparmio (+7,40% a 6,89) e le privilegio (+6,60% a 6,78) insieme alle casseforti Ifil (+4,22% a 4,04) e Ifi (+3,54% a 12,06). A correre, nel giorno in cui sono stati diffusi i dati in calo delle immatricolazioni a giugno (con la Fiat che comunque ha fatto meglio della media e ha retto bene nei mercati esteri), è stato tutto il comparto europeo dell'auto. L'indice Dj Stoxx di settore ha chiuso in rialzo del 4,7% con Volkswagen che è balzata del 7,8%, Renault del 7,4% e Peugeot del 4,6% beneficiando delle aspettative per un raffreddamento del prezzo del greggio.

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