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Alessandro Usai [email protected] Per una volta l'economia ...

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L'inquilino di Palazzo Koch analizza la crisi immobiliare degli Stati Uniti e i prezzi petroliferi a ridosso di 143 dollari al barile. «Nell'ultima settimana e mezzo il quadro economico e finanziario si è fatto più fragile - afferma Draghi - e le banche non possono sfuggire alla debolezza dell'economia reale specialmente negli Usa». Si sono osservati «grandi flussi di liquidità» pari a 300 milioni di dollari da parte delle grandi banche a fronte di svalutazioni per 400 miliardi. Di conseguenza «i timori di insolvenza sono calati» anche se le emissioni di liquidità sul mercato stanno diventando sempre più difficili. Tremonti è sulla stessa linea, tanto da aver concentrato la manovra triennale sui conti pubblici sui tagli alla spesa e su un rigoroso piano di risparmi. Le previsioni del governo sono simili a quelle della Confindustria. Nel primo incontro con le parti sociali, il ministro era stato chiaro: «Non nascondiamo e non ci nascondiamo le difficoltà e le criticità. Nell'economia reale troviamo una crescita intorno allo zero». E ancora «ferma fin da ora la consapevolezza di un rischio di bilancio che c'è, non solo dal lato della spesa pubblica ma anche dal lato delle entrate fiscali». Il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, ha voluto ringraziare il governatore della Banca d'Italia per «l'accoglienza calorosa e l'eccellente organizzazione» che via Nazionale ha riservato al IV seminario. «Questi meeting sono iniziati nel 2004 a Singapore - ha spiegato Trichet - e dopo quell'occasione abbiamo deciso di proseguire». Peccato che accanto alla forma Trichet non riesca a coniugare la sostanza. La politica della Bce sui tassi di interesse potrebbe tamponare la crisi invece di acuirla. Tremonti ha già apertamente criticato Trichet sull'inflazione. Difficile che Draghi faccia lo stesso. Sarebbe troppo essere ancora d'accordo con Tremonti.

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