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Conti pubblici, il debito riprende a salire

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Si tratta di una crescita in valore assoluto mentre ai fini del patto di stabilità europeo è il rapporto percentuale del debito rispetto al Pil ad avere valore. La crescita dello stock di debito, a gennaio rispetto alla fine del 2007, è stata di oltre 25 miliardi di euro (l'1,5% in più), mentre rispetto a gennaio 2007 l'aumento è stato di oltre 31 miliardi (quasi il 2% in più). Di fronte all'ennesima impennata del debito pubblico, i consumatori chiedono di mettere mano al forziere italiano e vendere le riserve d'oro utilizzando il ricavato per diminuire il debito. La proposta arriva dall'Adusbef, la quale - si legge in un comunicato - «individua nella vendita di quote di riserve auree, una componente per alleggerire il macigno che grava in particolare sulle future generazioni». Prosegue invece la scia positiva sul fronte delle entrate fiscali. Rispetto alle entrate tributarie registrate a gennaio e febbraio del 2007, pari a 53,507 milioni, Bankitalia registra nei primi due mesi del 2008 un incremento del 10,58%. Lo scorso 31 marzo il tesoro ha comunicato i dati relativi al periodo da gennaio a marzo del 2008, secondo i quali le entrate tributarie statali, dei contributi previdenziali e delle entrate locali sono cresciute dell'8,4% rispetto ai primi tre mesi del 2007. Nel solo mese di marzo l'ammontare è cresciuto del 10,1%, rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

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