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Borse, altro ossigeno dalla Fed

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La decisione, che non è stata unanime (due governatori hanno votato contro), è stata annunciata con un comunicato in cui si sottolinea che «le prospettive dell'economia Usa sono peggiorate ulteriormente, la crescita dei consumi ha rallentato e il mercato del lavoro si è indebolito». Insomma restano forti preoccupazioni, tant'è che non si escludono ulteriori interventi a breve. Anche se qualcuno teme che la politica di soccorso della banca centrale americana possa gettare ancora di più nel panico gli investitori. Ieri non è stato così. Anzi le Borse, sulle attese del taglio dei tassi, hanno recuperato all'indomani del lunedì nero che solo in Europa ha visto bruciare 304 miliardi. La decisione della Federal Reserve è arrivata quando i listini europei avevano già chiuso, tutti in salita di oltre tre punti percentuali con l'unica eccezione di Milano che comunque ha guadagnato più del 2%. A Piazza Affari il Mibtel ha concluso la giornata a +2,39% e l'S&P/Mib a +2,78%. Londra ha fatto registrare un +3,54%, Parigi un +3,42%, Francoforte un +3,41%, Zurigo un +3,54%. A Wall Street il Dow Jones ha chiuso in rialzo di oltre il 3% e il Nasdaq intorno al 4%.

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