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La crisi lascia in sordina la «Giornata dei Consumatori»

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Ma c'è anche chi è ancora più esplicito: «Credo che ci sia poco da celebrare», commenta Rosario Trefiletti della Federconsumatori mettendo in evidenza le emergenze di questo momento, dallo scarso potere d'acquisto dei salari al caro-mutui. Le associazioni dei consumatori italiane non sembrano, a dire il vero, un granché mobilitate. Iniziative al contagocce e pochi cenni anche sui loro siti Internet. Fa eccezione l'Adiconsum che ha allestito alcuni punti informativi in un grande centro commerciale alla periferia di Roma. «Energia, caro-mutui, telefonia: sono questi alcuni dei principali filoni che abbiamo scelto per dare un'informazione puntuale ai consumatori che si accosteranno ai nostri stand», ha detto il segretario dell'Adiconsum Paolo Landi. Toni poco celebrativi per Rosario Trefiletti della Federconsumatori: «Per noi la giornata del consumatore è stata celebrata quando la class action è stata approvata». Pur riconoscendo alla Commissione europea «il grande ruolo e impegno a favore dei consumatori», comunque sottolinea come «proprio a livello europeo sia negativa la decisione di tenere così alto il tasso di sconto: un punto percentuale in meno consentirebbe a 3,2 milioni di famiglie italiane con mutui a tassi variabili di avere una rata più leggera per 70 euro al mese». Elio Lannutti, responsabile dell'Adusbef, coglie invece l'occasione della «giornata» per «lanciare un appello affinché i cittadini europei, ma soprattutto quelli italiani, spezzino le catene del credito facile e rompano la cultura dell'indebitamento». Adusbef chiede infine una moratoria sull'aumento degli interessi e sui pignoramenti cresciuti in un solo anno del 25%.

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