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Bersani sconta la benzina. Di due cent

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Uno sconto esiguo in un momento in cui il prezzo del petrolio è lanciato come un razzo verso quote stellari (ultimo record sopra i 104 dollari al barile). Ma intanto i 162 milioni di euro a cui lo stato rinuncerà con il decreto portano i prezzi indicati sui distributori italiani ai livelli di quasi un mese fa. E cioè 1,38 per la verde e 1,32 per il diesel. In termini assoluti, per un pieno da 50 litri, si tratta di un risparmio di un euro a pieno per benzina o diesel. Poca cosa, dicono i consumatori del Codacons, secondo i quali la sforbiciata deve essere almeno di 8 cent. Ha fatto meglio del Governo Autostrade per l'Italia che ha annunciato ieri sconti fino a 7,5 centesimi presso alcuni distributori della propria rete. Il decreto «non risolve il problema del caro-benzina - ammette lo stesso Bersani - ma conferma l'impegno del governo a non far cointeressare lo Stato agli aumenti del carburante». Lo sconto rischia di essere annullato, però, dall'ondata di rincari degli alimentari certificati dal ministero guidato da Bersani che ieri nella sua newsletter ha spiegato che «la fiammata inflazionistica che ha colpito a gennaio i prodotti alimentari italiani è comunque inferiore a quella registrata in Europa. Il gruppo latte-formaggi-uova ha registrato un tasso di incremento dei prezzi pari a +6,7% nel nostro Paese, ha segnato un incremento ben superiore nell'Area Euro (+12,9%). Magra soddisfazione a cui si aggiunge il dato della Confcommercio secondo la quale i consumi, a gennaio, hanno segnato una flessione dell'1,1% rispetto a gennaio 2006. Intanto l'economia americana ha accusato un nuovo colpo: a febbraio per l'occupazione un calo di 63.000 unità, il peggiore in 5 anni. La Casa Bianca ha riconosciuto di essere in un trimestre difficile. Così l'euro è volato ancora. A quota 1,5464 dollari.

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