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Un giorno da dimenticare per Fiat

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Il mercato ha reagito con violenza ai target 2008 dell'utile per azione di Cnh, inferiori alle attese. Una reazione definita «esagerata» dall'amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne. Cnh è arrivata a perdere a Wall Street il 25%, bruciando 3 miliardi di dollari, in un mercato incurante delle parole del numero uno del Lingotto che ha parlato, per Cnh, di risultati «in linea con le attese», di target «raggiungibili» e di «forte domanda» per il 2008. Il crollo ha coinvolto a Milano anche le Fiat risparmio (-11,46% a 11,48 euro), le privilegio (-11,24% a 11,54 euro) e le casseforti di casa Agnelli, Ifil (-6,83% a 5,10) e Ifi (-6,33% a 18,33). La controllata di casa Fiat che produce macchine agricole e per le costruzioni ha chiuso il trimestre con un utile di 114 milioni di dollari (contro i 35 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente) facendo lievitare quelli annuali a 559 milioni (+91%). Bene anche i ricavi annuali, pari a quasi 16 miliardi (+23%). Ad agitare il mercato sono state le previsioni dell'utile per azione 2008 che, ha comunicato Cnh «si aggirerà tra 3,30 e 3,60 dollari per azione»: meno quindi dei 3,67 dollari stimati dagli analisti. Tanto è bastato a far crollare Cnh a Wall Street e ad affondare il Lingotto, al cui risultato operativo i trattori contribuiscono per circa un terzo, a Piazza Affari.

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